Che la lotta all’Aids abbia alzato il tiro, lo dimostrano le ultime felici iniziative dei big. E non solo quelli dello spettacolo. Il filo rosso della lotta alle malattie sessualmente trasmesse scorre attraverso la responsabilità sociale delle più grandi aziende e della case reali più in vista di tutto il pianeta.

I numeri impressionanti su quanto sta accadendo in tutto il mondo in tema di malattie sessualmente trasmesse – in testa Hiv e Aids – hanno messo in allarme anche la Apple e il principe di Inghilterra, che hanno deciso di scendere in campo e metterci la faccia per sensibilizzare la gente comune a non abbassare mai la guardia.

Di Aids, secondo Unlaids, si ammalano 2 milioni di persone all’anno. Solo in Italia, spiegano i dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità, nel 2016 sono state segnalate 3.451 nuove diagnosi di infezione da HIV. E questo significa che ogni anno su 100.000 residenti ne contraggono il virus 6, di cui appena uno straniero.

Spaventa anche il fatto che la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv (l’85,6%) è causata da rapporti sessuali non protetti. Quasi 9 volte su 10, quel che passa tra malattia e ottimo stato di salute sono insomma pochi decimi di millimetro: quelli di un comune profilattico.

L’impegno di iPhone per la lotta all’Aids  

La Apple ha deciso di sensibilizzare tutti i suoi affezionati clienti alla lotta all’Aids, in particolar modo quella che si contrae nelle zone più povere del mondo. Lancerà sul mercato le versioni Red degli ultimi modelli di iPhone, per devolvere parte del ricavato delle vendite al Fondo Globale per la lotta all’Aids, alla malaria e alla tubercolosi. Il prezzo dei dispositivi non cambierà per chi lo acquista, offrendo così a tutti la popssibilità di avere un impatto nella lotta all’Aids e all’Hiv.

Negli ultimi anni Apple ha donato 160 milioni di dollari al Fondo Globale per la lotta all’Aids, contribuendo all’acquisto di farmaci antriretrovirali salvavita per 800 milioni di giorni.

 

L’impegno del principe Harry e della sua futura moglie Meghan per la lotta all’Aids

Dopo i preservativi reali che cantano l’inno inglese e quello americano, lanciati in vista delle nozze, Harry e Meghan hanno voluto confermare il loro impegno per la lotta all’Aids e all’Hiv.

Come regalo di nozze per il loro imminente matrimonio, previsto per il 19 maggio al castello di Windsor,  agli invitati hanno difatti chiesto un gesto di solidarietà. Gli ospiti potranno scegliere, secondo la propria inclinazione, a chi intestare un bonifico. Nell’originale lista nozze ci sono sette organizzazioni  benefiche personalmente selezionate da Meghan ed Harry, tra cui una che si occupa di prevenzione e sostegno alle persone sieropositive.

Si tratta di CHIVA, una piccola associazione che si occupa di assistere i bambini e giovani sieropositivi del Regno Unito. Harry insomma ripercorre ora le orme della mamma Diana, il primo personaggio pubblico a visitare i sieropositivi in ospedale. E allora l’Hiv era una condanna a morte per chiunque ne fosse affetto.