Cos’è

La candida (o candidosi) è una malattia genitale molto diffusa tra le donne. È sostenuta da organismi del genere Candida, il più frequente dei quali si chiama Candida Albicans, un fungo presente nella vagina anche in condizioni di benessere.

L’ambiente vaginale, infatti, non è sterile, ma risulta normalmente abitato da microrganismi che sono in equilibrio tra loro e che non comportano sintomi.

Quando l’equilibrio microbiologico si altera (il che avviene soprattutto in questi casi: uso di antibiotici, stress, gravidanza, diabete, cattiva igiene intima) vengono a crearsi le condizioni favorevoli perché l’infezione passi dalla forma latente e asintomatica a quella clinica.

Per la donna la diagnosi si effettua mediante un prelievo della secrezione vaginale che accompagna l’insorgere della candida, poi analizzata al microscopio allo scopo di individuare la presenza del fungo.

Per l’uomo è invece sufficiente un esame dei genitali esterni alla ricerca di arrossamenti rivelatori.

 

Come si manifesta

Il periodo di incubazione va dai quattro agli otto giorni. La candida è caratterizzata da un intenso prurito vulvovaginale, cui talvolta si accompagnano perdite biancastre e dense, tradizionalmente definite “a ricotta” per la loro somiglianza con il latte cagliato.

All’esterno della vagina possono sorgere chiazze rosse che si estendono alla radice della cosce, alle natiche e alla base della schiena. Altro sintomo tipico è la sensazione di bruciore e dolore durante i rapporti sessuali. Nell’uomo il contagio provoca prima bruciore, prurito e arrossamento di glande e prepuzio, poi la comparsa di piccole vesciche.

Come si cura

Non sempre i farmaci comunemente usati per contrastare la candida garantiscono una guarigione definitiva. Prova ne sia il fatto che l’infezione può facilmente persistere o recidivare.

La terapia è comunque a base di antimicotici locali in forma di creme e, solo per le donne, di ovuli o candelette. Negli ultimi anni si è diffusa l’abitudine di somministrare antimicotici per bocca, ritenuti più efficaci nei casi di ricaduta e pertanto molto costosi.

Esistono anche farmaci contenenti bacilli che, colonizzando l’intestino, rendono difficile la vita ai miceti. Infatti il “serbatoio” dal quale il fungo esce per andare a collocarsi nella vagina è proprio l’intestino.

Vi sono donne che soffrono di candidosi tutti i mesi. In questi casi è già considerato un discreto successo limitare i momenti acuti a due o tre all’anno. A ogni modo è consigliabile adottare precauzioni che favoriscano una buona gestione delle mucose, spesso più efficace persino dei trattamenti medici. Ne ricordiamo alcune:

 

  1. Curare l’alimentazione, limitando i dolci e assumendo regolarmente frutta, verdura yogurt, fermenti lattici.
  2. Non usare indumenti sintetici. Gli slip in microfibra sono sconsigliati perché aderiscono troppo e alzano la temperatura.
  3. Evitare i pantaloni aderenti e, in generale, non indossare sempre pantaloni. Ma, soprattutto, passare subito alla gonna in caso di fastidio.
  4. Non detergersi troppo energicamente.