Ogni tanto giunge una buona notizia anche da paesi più totalitaristi del Mondo. Infatti, la Cina spera di limitare il numero di contagi da Hiv/Aids fino 1,2 milioni fino al 2015, dallo stato attuale di 780.000.

Questo sarà fatto attivando un programma di promozione per un maggiore utilizzo del preservativo che il Governo Cinese presenterà mercoledì prossimo.

Pur avendo fatti molti passi avanti nella lotta all’Aids, la Cina sta cercando di migliorare la vita dei contagiati e istituire programmi di prevenzione per prevenire nuovi contagi.

La situazione è però molto grave, sul sito del governo si legge infatti questo comunicato ufficiale:

La diffusione attuale di AIDS è ancora grave, vi è una discriminazione diffusa nella società, il virus è una grave (problema) in alcune aree e tra gruppi ad alto rischio“. Non c’è solo l’Aids a preoccupare il Governo Cinese, infatti sono in aumento anche altre malattie sessualmente trasmissibili “La situazione sta diventando sempre più complessa e lavoro di prevenzione è estremamente difficile“, aggiunge il comunicato.
La Cina spera di moderare la portata del problema con una forte campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo del preservativo.  Entro il 2015, i preservativi o distributori automatici di preservativi dovrebbero essere disponibili nel 95% di alberghi e varie aree pubbliche, e il 90% dei gruppi ad alto rischio contagio dovrebbero avere sempre preservativi a disposizione.

Per far tutto questo, bisognerà affrontare e superare l’ignoranza dei funzionari  locali sulla malattia ed è per questo motivo che l’educazione sessuale entrerà a far parte di programmi di revisione annuale. Negli anni ’90, l’incapacità del Governo Cinese di promuovere una campagna di prevenzione ha causato il contagio di migliaia di contadini cinesi, a causa di trasfusioni di sangue infetto.

In un Paese, dove i tabù sessuali risultano essere ancora molti, questo programma di prevenzione è un primo raggio di sole nel buio.