Quando masturbarsi diventa una pratica che fa male? Molti ragazzi e molti uomini vivono la masturbazione come una dipendenza, rischiando quasi di farla diventare una malattia, ovvero un gesto del quale non riescono a fare a meno anche quando se ne comprendono gli effetti negativi.

Masturbarsi fa male: Quali effetti negativi

Attenzione, per “effetti negativi” si intende il sentirsi stanchi, spossati o depressi, così come anche la consapevolezza di aver perso tempo, di non aver coltivato relazioni reali, il tutto accompagnato dal senso di colpa e dalla ripromessa di non farlo più. Nei casi più estremi la dipendenza da masturbazione può portare alla perdita del posto di lavoro o di una relazione sentimentale.

La dipendenza dall’autoerotismo (o “masturbazione compulsiva”) è spesso legata all’uso di materiale erotico o pornografico attraverso internet, televisione o riviste. È una condizione paradossale in cui un aspetto fisiologico della persona (la sessualità) prende il sopravvento sugli altri bisogni fisiologici (mangiare o dormire) e sociali (vivere relazioni reali).

Ad oggi non esiste una classificazione ufficiale per poter emettere una diagnosi psichiatrica di dipendenza da masturbazione, ma esiste una tendenza dell’istituzione sanitaria già in corso di inquadrare questi fenomeni sotto il nome di “nuove dipendenze” (con la dicitura inglese “sex addiction“).

Dipendenza o semplice disorganizzazione?

Molte volte il termine “dipendenza” serve soprattutto a inquadrare il problema, per cercare di spiegarlo agli altri e a se stessi. Ma spesso la parola “dipendenza” non aiuta molto a capire di cosa si tratta o come poterne “uscire”.

La realtà delle cose è che la masturbazione è un espediente molto piacevole e facile da mettere in pratica, che non ha bisogno di nulla se non della propria fantasia o di materiale erotico, oggigiorno facilmente reperibile. Perché allora si arriva a masturbarsi troppo? Semplice, è facile e piacevole. Il problema sta nel controllare dove, quando e quante volte ci si masturba e anche nell’accettazione da parte propria di alcune parti di . Inoltre il problema sembra essere il senso di spossatezza e di colpa che si prova appena dopo l’orgasmo. 

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Qualche esempio:

Marco si masturba da 1 a 3 volte al giorno, è un giovanissimo adolescente e ha un tremendo senso di colpa perché sa di commettere peccato ma non riesce a fermarsi. Potrebbe allora considerare il fatto che il peccato è nella costituzione dell’uomo dopo la “Caduta” del Peccato Originale, potrebbe chiedere perdono e vivere nella compassione di Dio.

Gianluca è uno sportivo e i momenti prima della gara li passa da solo in casa per prepararsi psicologicamente. Il tempo libero prima della gara però diventa un’arma a doppio taglio infatti il “dolce far nulla” lo porta a masturbarsi e ad avere successivamente prestazioni sportive scarse. Gianluca potrebbe iniziare a considerare l’importanza di trascorrere tutti insieme la giornata della gara in modo da creare il clima di squadra giusto, il che migliorerà le prestazioni di tutti e anche di se stesso.

Carlo è un giovane di 30 anni single, che soffre per il fatto di masturbarsi tutti i giorni una volta al giorno e per il fatto che ogni volta perda circa 4 ore nella ricerca di materiale pornografico. Ha amicizie instabili anche a causa del tempo impiegato nell’autoerotismo. Per non vivere il senso di colpa successivo alla masturbazione, Carlo potrebbe prendere un appuntamento con un amico e concedersi la masturbazione prima e dopo l’appuntamento.

Gerry è un fidanzato di 33 anni che sta pensando di sposarsi ma che si vergogna per il fatto che continua a masturbarsi ogni tanto. Si sente in colpa nei confronti della propria fidanzata e gli sembra di tradirla. Gerry potrebbe però condividere questa sua ansia con la sua fidanzata dimostrandole in questo modo che non si tratta affatto di tradimento ma di condivisione sincera di tutto se stesso. Potrebbe poi “avvisare” la sua fidanzata che oggi lui si masturberà alle 17 in punto, invitandola a fare altrettanto o a raggiungerlo.

Ettore ha 50 anni, è sposato da vent’anni e ha 3 figli. Si sente maledettamente in colpa tutte le volte che si masturba, cosa che accade qualche volta alla settimana. È un vero uomo maturo da tutti i punti di vista, è rispettato in famiglia, a lavoro e gode di stima per la sua onestà. Non è mai riuscito a smettere con quello che lui ritiene essere un brutto vizio e ciò lo deprime prima di tutto per la perdita di immagine che ha davanti ai suoi stessi occhi. Ettore potrebbe trovare utile considerare che la masturbazione in fin dei conti è la pratica più diffusa e normale sulla Terra, che ricerche (Kinsey) hanno mostrato che si masturba anche il 46% degli over 60 ogni tanto.

Un consiglio per tutti

Se anche tu senti di perdere il controllo su alcuni aspetti importanti della vita (relazioni, lavoro, amici) a causa della masturbazione, prova a programmare quando è il momento ideale per la tua sessualità privata.

Ad esempio dedicando a questo meno di un’ora, programmando una sveglia dalle 18 alle 18:50. Inoltre può essere una buona idea sperimentare un nuovo tipo di sessualità privata leggendo qualche consiglio e suggerimento in più. A seconda delle circostanze e delle possibilità, si può anche decidere di programmare un pomeriggio intero o una giornata intera da passare con se stessi. Ciò elimina la sensazione di non riuscire a controllare la masturbazione e fa guadagnare tutta una serie di sensazioni che vengono di norma ignorate quando ci si masturba con ansia.