A volte ci sono persone che rappresentano un’istituzione, sentono dentro una vocazione e la portano avanti per poi scontrarsi con una realtà differente rispetto alle proprie idee e convinzioni. Come tutti sanno la Chiesa è contro l’utilizzo del preservativo per combattere la diffusione del contagio da Aids e MTS. La chiesa è un’istituzione fatta di persone chiamate Don”, ma non tutti si adeguano a quello che la Chiesa dice e proclama. Ci sono alcune figure emblematiche che in maniera emblematica decidono di uscire fuori e prendere posizioni contrarie alle “normali”.Un esempio è Don Andrea Gallo, prete dalle posizioni forti su ambiti scottanti per la Chiesa, come la sessualità, l’omosessualità, la politica e l’utilizzo del preservativo. Cresciuto come  salesiano di San Giovanni Bosco, nel 1953 chiese di partire per le missioni, e venne mandato in Brasile, a San Paolo, dove compì gli studi teologici. La dittatura che vigeva in Brasile lo costrinse però, in un clima per lui insopportabile, a ritornare in Italia l’anno dopo. Rientrato in Italia venne inviato come cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto riformatorio per minori. Lì cercò di introdurre una impostazione educativa diversa, cercando di sostituire i metodi unicamente repressivi con una pedagogia della fiducia e della libertà; da parte dei ragazzi c’era interesse per quel prete che permetteva loro di uscire, di andare al cinema e di vivere momenti comuni di piccola autogestione, lontani dall’unico concetto fino allora costruito, cioè quello dell’espiazione della pena. Nel 1970 venne destinato in qualità di vice parroco alla parrocchia del Carmine dove rimase fino al 1970, anno in cui il cardinale Siri lo trasferì nuovamente a Capraia. Nella parrocchia del Carmine don Andrea fece scelte di campo con gli emarginati. La parrocchia diventò un punto di aggregazione di giovani e adulti, di ogni parte della città, in cerca di amicizia e solidarietà con i più poveri e con gli emarginati, che al Carmine trovavano un punto di ascolto. Qualche tempo dopo venne accolto dal parroco di San Benedetto al Porto, don Federico Rebora, ed insieme ad un piccolo gruppo diede vita alla sua comunità di base, la Comunità di San Benedetto al Porto. Da allora si è impegnato sempre di più per la pace e nel recupero degli emarginati, chiedendo anche la legalizzazione delle droghe leggere: nel 2006 si è fatto multare, compiendo una disobbedienza civile, fumando uno spinello nel palazzo comunale di Genova per protestare contro la legge sulle droghe. Nel marzo del 2007 è uscito il libro “Io Cammino con gli Ultimi”, scritto insieme allo scrittore genovese Federico Traversa. Nell’aprile del 2008 ha deciso di aderire idealmente al V2-Day organizzato da Beppe Grillo. Il 27 giugno 2009 don Gallo ha partecipato al Genova Pride 2009, lamentando le incertezze della Chiesa cattolica nei confronti degli omosessuali. Il 17 novembre 2010 è uscito in tutte le librerie il libro “Sono venuto per servire”, scritto a quattro mani da don Andrea e da Loris Mazzetti, già collaboratore stretto di Enzo Biagi. Sulla quarta di copertina è citata una frase di Mazzetti che si riferisce al centrosinistra: “Peccato che Don sia un prete. Se fosse un politico avremmo trovato il nostro leader”.In questi anni Don Andrea è stato accusato di essere comunista, anticlericale e ovviamente i potenti della Chiesa lo vorrebbero scomunicato per le sue posizioni sulla sessualità e soprattutto sul preservativo, ma noi di Comodo.it, il portale dei preservativi vogliamo dare risalto a questo grande uomo che prende posizioni difficili mettendosi contro tutto il suo Mondo. Per farvi capire di cosa stiamo parlando, basta ascoltare l’intervista fatta alla trasmissione televisiva di Daria Bignardi “Le invasioni barbariche”: ascoltatela tutta e fate particolarmente attenzione dal minuto 8.19 in poi. Segnatevi questi tre concetti: Preservativo, sessualità e scuola, primato della coscienza personale. Parole che lasciano riflettere…Ecco il video…