Una prevenzione sessuale che parte sin dalla culla, passa per la crescita naturale e arriva fino alla pubertà, i bambini non aspettano che i genitori siano pronti per parlare di sesso, le scoperte intime cominciano molto prima!

A 15 sapranno prendere decisioni sulla contraccezione e gravidanze non volute. Queste sono le indicazioni della Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Federale Tedesco all’educazione alla salute di Colonia.

Frasi un po’ bizzarre che rispecchiano però un’idea realistica di formazione sessuale per i ragazzi, tale da scandalizzare anche i politici, definendo tutto ciò “corruzione dei minori”. Sono proprio queste le parole di Paola Binetti durante un’interrogazione al ministro della salute Beatrice Lorenzin.

Secondo il vademecum del 2010, venti esperti di nove Paesi concordarono sul fatto che l’educazione sessuale è un processo che parte dalla nascita.

Tra i primi mesi e il primo anno di vita si comprende al meglio il proprio corpo, la sua fisionomia, le curve che compongono i genitali. Prima di sei anni si manifestano i primi segni di masturbazione precoce o processi di autostimolazione. In compagnia di amici possono anche toccarsi o esplorare il proprio corpo giocando al dottore.

Col passare dell’età i bambini notano altresì un certo riservo dei genitori nel parlare di sessualità.Funge come da tabù spesso insormontabile.

Tra 4 e 6 anni capiscono la differenza fra un maschio e una femmina e, tra i 9 e 12 anni, realizzano cosa sono le mestruazioni, l’eiaculazione, la fertilità e conseguentemente cos’è un profilattico e un contraccettivo.

La prima adolescenza è senza dubbio un’età molto delicata. Ci sono le prime esperienze affettive quindi momenti in cui possono nascere occasioni per avere esperienze sessuali o comunque distinguere la sessualità nella vita reale e quella rappresentata dai massmedia.

Attenti a cellulari e internet! I rischi sono evidenti e la soglia di attenzione non deve mai scendere sotto un livello minimo di guardia. A 15 anni, secondo il vademecum, i ragazzi sono capaci di “prendere decisioni informate sulla contraccezione e sulle (non volute) gravidanze”.

Senza mezzi termini si parla di aborto e comunicazione su argomenti riguardanti l’intimità. Infine il coming out, l’ammissione di sentimenti omosessuali o bisessuali.

Educare sulla prevenzione sessuale e quindi sui metodi contraccettivi come preservativo e pillola, spiegare quali di questi funziona contro le gravidanze indesiderate e le malattie sessualmente trasmissibili è fondamentale, fino ad arrivare all’Hiv e all’Aids.

Sono tutte informazioni basilari, le stesse che il bambino userà in età adulta, convinzioni che lo accompagneranno nella fase adolescenziale, la fase delle scoperte.