5 Maggio 2004 – Le Filippine stanno rischiando un’esplosione di HIV/AIDS appoggiando le obiezioni religiose contro l’uso del preservativo, ha detto Human Rights Watch.

Le politiche inadeguate del governo Filippino per prevenire l’HIV mettono a grave rischio grandi numeri di uomini, donne e bambini che potrebbero contrarre questa malattia incurabile. Il preservativo è l’unico strumento ampiamente disponibile per prevenire la trasmissione sessuale dell’HIV e si è dimostrato altamente efficace quando usato correttamente e consistentemente. Nel suo rapporto, HRW ha detto che il governo delle Filippine vieta l’uso di fondi nazionali per i rifornimenti di preservativi.

Alcune autorità locali, come il sindaco di Manila, vietano la distribuzione di preservativi nelle strutture sanitarie statali. Gli educatori che fanno informazione sull’HIV nelle scuole hanno detto a HRW che le scuole spesso gli proibiscono di discutere dei preservativi con gli studenti.

Nel 2003, la Conferenza Cattolica dei Vescovi Filippini (CBCP) ha bloccato con successo una proposta di legge che avrebbe autorizzato l’uso di fondi nazionali per i preservativi o altri contraccettivi. Quello stesso anno, l’amministrazione della Presidente Arroyo ha concesso a un’organizzazione religiosa, Coppie per Cristo, un contratto di 888 mila dollari per organizzare seminari sulla “pianificazione familiare naturale” nei quali si scoraggia l’uso del preservativo.

Le infermiere nelle cliniche statali a Manila insegnano che i preservativi hanno dei buchi, un mito diffuso dal Vaticano. L’argomento che i preservativi abbiano buchi è esso stesso pieno di buchi. Il governo dovrebbe immediatamente opporsi a questa falsa pseudoscienza diffondendo informazioni corrette.

Il rapporto critica le Filippine per non aver fornito informazioni complete sull’HIV ai sex workers, agli omosessuali, agli adolescenti e ad altre categorie ad alto rischio di infezione. Molti sex workers intervistati hanno detto a HRW che usano raramente i preservativi e alcuni ne mettono in discussione l’efficacia. Altri hanno dichiarato che la polizia ha usato il possesso di preservativi come prova per perseguire la prostituzione. Gli studenti intervistati hanno detto che i preservativi servono solo per il controllo delle nascite, riflettendo gli insegnamenti della chiesa.

Questa combinazione di pratiche sessuali ad alto rischio e basso uso di preservativo ha portato gli esperti a temere un’esplosione di AIDS nelle Filippine. Il governo si vanta che la diffusione dell’AIDS nel paese è “bassa e lenta” – solo 10,000 casi in un paese di 84 milioni. Numerosi esperti si sono chiesti come mai le Filippine abbiano una presenza cosi’ bassa di HIV nonostante la presenza di numerosi fattori di rischio.

Spiegazioni possibili, nessuna studiata appropriatamente, sono il basso numero di clienti tra i sex worker, una presenza relativamente bassa di malattie trasmesse sessualmente come l’herpes che aumentano il rischio di infezione di HIV, e un alto tasso di circoncisione tra i maschi Filippini che si pensa possa essere un fattore che riduce la trasmissione di HIV.

Tuttavia gli esperti sono concordi nell’affermare che nessuno di questi fattori può essere usato come scusa per non fare nulla contro il rischio di un’epidemia esplosiva di HIV/AIDS.

Gli USA hanno annunciato nel 2002 che non avrebbero più donato preservativi alle Filippine, causando una crisi senza precedenti nei rifornimenti. L’annuncio coincideva con l’aumento consistente dei programmi finanziati dagli USA per “l’astinenza prima del matrimonio“, un elemento caratterizzante della politica estera Americana per la lotta all’AIDS. Da quando il Presidente Bush è entrato in carica nel 2000, la sua amministrazione ha cancellato l’informazione sui preservativi dai siti del governo, nominato medici contrari ai preservativi e anche consiglieri ad alti livelli, si è opposto a riferimenti ai preservativi nei documenti delle Nazioni Unite.

Ad esempio gli USA si sono opposti a inserire nei testi il riferimento ad un “uso consistente dei preservativi” durante la Conferenza Asiatica sulla Popolazione tenuta nel 2002.

“Omertà e disinformazione sui preservativi minacciano la prevenzione dell’HIV per tutti i Filippini, e le carenze di preservativi gratuiti condanna i più poveri a rischiare più degli altri” ha detto HRW. “Negare i preservativi significa infrangere il loro diritto alla vita.” Human Rights Watch ha chiesto ai candidati presidenziali per le prossime elezioni del 10 Maggio di affrontare la necessita’ urgente di educazione sessuale, compresa l’importanza di promuovere il preservativo come uno strumento salva-vita di prevenzione.