Un’indagine (“Amare senza pensieri”) condotta in occasione della Giornata mondiale della salute sessuale, si ripropone il tema della sessualità maschile e del loro ruolo nella sessualità di coppia: i maschi italiani sono sempre cacciatori, ma a letto, spesso, fanno “cilecca”.

Nella sessualità maschile, lo stress gioca brutti scherzi a letto; gli stress della vita quotidiana e non solo possono creare molti problemi alla salute sessuale maschile. L’indagine mostra come sono circa 7 milioni gli uomini con problemi sessuali, la maggior parte riguardano l’eiaculazione precoce e l’ansia da prestazione.

I maggiori interrogativi da parte degli uomini vengono posti su argomenti come: appunto, problemi di eiaculazione precoce e ansia da prestazione, oltre alle misure dei genitali (che rimane sempre il maggior motivo di ansia), difficoltà a mantenere l’erezione, questi i problemi maggiormente discussi e sui quali sono sorti i quesiti maggiori.
L’indagine mostra come gli uomini siano molto cambiati negli decenni. Il loro ruolo all’interno della coppia e della società è molto cambiato negli ultimi anni; sempre più spesso vediamo uomini che vanno a fare la spesa, che aiutano a casa, o vanno a riprendere i figli a scuola, aiutando tantissimo le donne, che finora erano le sole a dover conciliare il lavoro con la famiglia.

E’ probabilmente in queste sfaccettature della quotidianità che sorge il problema di saper controllare lo stress da parte dell’uomo; a riguardo le donne sarebbero maggiormente capaci di controllare lo stress mentre gli uomini scaricherebbero questo nell’ambito sessuale avendo ripercussioni ovviamente sulle loro prestazioni sessuali. Spesso problemi come l’eiaculazione precoce o la disfunzione erettile derivano proprio dallo stress, e dalla tanto famosa e famigerata ansia da prestazione. E in tutto questo gli uomini sapete cosa fanno?

Invece di chiedere aiuto ad un medico o ad un terapeuta della parola (psicologo o psicoterapeuta), al limite prendono qualche “aiutino” ( ad esempio ma ce ne sono altri di questi pseudo aiutini, il web ne è pieno) del momento (lo hanno preso il 38% degli intervistati), che tampona semplicemente il problema, senza risolvere nulla.

Stare dietro a falsi modelli e stereotipi non serve a nulla, l’uomo con problemi deve imparare a gestirli e superarli senza farsi condizionare dal mito dell’uomo sempre pronto a fare sesso, virile, macho. Saper chiedere aiuto è la prima tappa per la guarigione e con molta probabilità questo è il modo per superare nella maniera più veloce e migliore il problema.

Questo dato ha fatto emergere anche la statistica geo –localizzata circa le richieste telefoniche d’aiuto: Le telefonate sono arrivate da tutta Italia, ecco le percentuali emerse: il primato, con il 42,3% va alle regioni del sud e delle isole.  Tra le città, invece, Roma (1049) batte Milano (835) e Napoli, con 946 telefonate, sorpassa città come Palermo (321) e Firenze (221), fanalino di coda, il nord est con l’11,4%.
Altri dati emersi: per  il 76% degli uomini ed il 60% delle donne, l’importanza della sessualità in un rapporto, e nella vita in generale, è di fondamentale importanza. Il desiderio degli uomini di avere una partner “sottomessa” nel 69% dei casi, Intraprendente nel 24%. Mentre le percentuali dei disturbi che maggiormente affliggono gli uomini italiani sono: disfunzione erettile (34%), eiaculazione precoce (29%), calo del desiderio (28%), ansia da prestazione (24%) e incapacità di raggiungere l’orgasmo (22%).