Erano 16 anni, oggigiorno un’eternità, che nessun analista o ricercatore chiedeva a uomini e donne americani come fanno l’amore, quante volte raggiungono l’orgasmo, a quanti anni cominciano a masturbarsi, se praticano sesso anale e cose del genere.

Ad aggiornare le conoscenze su un argomento di così vasta importanza ci ha pensato un’edizione speciale del Sexual Journal of Medicine, che in 130 pagine compendia il più inclusivo e dettagliato sondaggio sui comportamenti sessuali degli americani dal 1994.

La rivista riporta i dati del sondaggio realizzato dall’Indiana University Center for Sexual Health Promotion interrogando, col metodo del campione, 5.865 persone.

I ricercatori dell’Indiana University affermano che il sondaggio, e lo studio che ne è stato estratto, riempie un vuoto che si è ingrandito sempre più dall’ultima ricerca del genere, quella della National Health and Social Life Survey, pubblicata, appunto, 16 anni fa.

I cambiamenti intercorsi da allora sono innumerevoli: includono l’espandersi e il trasmettersi delle malattie sessuali, i tipi di educazione sessuale per i giovani, l’avvento dei matrimoni di persone dello stesso sesso e l’emergenza di internet come mezzo di interazione sociale.

Cosa si legge sul voluminoso Journal of Sexual Medicine? La ricercatrice Debra Herbenick, principale autrice della sezione femminile del rapporto, scrive che mentre gli uomini raggiungono l’orgasmo più spesso con la penetrazione vaginale, le donne lo raggiungono quando sono coinvolte in numerosi atti, incluso il sesso orale.

La Herbenick ha inoltre rilevato un notevole scarto negli orgasmi raggiunti da uomini e donne. I primi raggiungono l’orgasmo l’85 per cento delle volte, mentre le seconde solo il 64 per cento.

Il rapporto ha poi rilevato comportamenti finora poco conosciuti riguardanti l’omosessualità: mentre il 7 per cento delle donne adulte e l’8 per cento degli uomini si proclamano gay, lesbiche o bisessuali, la proporzione di persone che ad un certo punto della loro vita hanno avuto rapporti omosessuali è più alta. Per esempio, il 15 per cento degli uomini compresi tra i 50 e i 59 anni affermano di aver fatto sesso orale con un altro uomo.

Nel campo dei ragazzi adolescenti, solo il 2 per cento dei quattordicenni –  ma il 40 per cento dei diciassettenni – dicono di aver fatto sesso l’anno scorso.

Il dottor Irwin Goldstein, direttore del Journal of Sexual Medicine, ha rilevato che l’attuale rapporto arriva 60 anni dopo che il dottor Alfred Kinsey, anche lui dell’Indiana University, pubblicò il suo rivoluzionario studio “Sexual Behavior in the Human Male”, che suscitò una vera e propria levata di scudi da parte dei perbenisti.

“Proprio come allora- scrive Goldstein nella prefazione del rapporti – il nostro studio contiene relazioni e studi che sono avant garde e possono spesso essere considerati off-limits. Ma quando possiamo vedere nudi su HBO a qualsiasi ora – un canale televisivo molto popolare prevalentemente dedicato a film – però non si possono usare i nomi dei genitali nei telegiornali, è evidente che esiste la necessità di continuare le ricerche sulla vita sessuale”.

Questo rapporto mette forse poco in evidenza quanto sia importante l’utilizzo del preservativo per prevenire il contagio da Aids e Mts. Comodo.it, il portale dei preservativi vi offre i migliori preservativi ai migliori.

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