(ASCA) – Roma, 20 ott. – La diffusione complessiva dei contraccettivi e, in particolare, l’uso di metodi moderni di contraccezione, è estremamente variabile e resta assai basso in gran parte del mondo. Lo denuncia il fondo delle Nazioni Unite per la popolazione che nel Rapporto 2010 presentato a Roma spiega che, in base al criterio del reddito, l’uso dei contraccettivi moderni va:

  • dal 22 per cento nelle regioni meno sviluppate del mondo,
  • al 55 di quelle in cui lo sviluppo e’ a uno stadio intermedio
  • fino al 58 dei paesi piu’ sviluppati.

A livello regionale i tassi di diffusione del contraccettivi moderni vanno:

  • dal 23 per cento in Africa
  • al 64 per cento in America Latina e nei Caraibi.

Particolarmente allarmante il conseguente tasso di nascite tra le adolescenti che è particolarmente alto nei Paesi meno sviluppati di tutti, con una media di 103 nascite ogni 1000 donne nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni: circa 5 volte più alto rispetto alla media delle regioni più sviluppate, dove il tasso è di 21 nascite ogni mille donne della stessa fascia di età.

Le sub-regioni dell’Africa hanno per esempio un tasso di nascite tra le adolescenti che va dalle 32 del Nord Africa alle 167 dell’Africa centrale. Tra le sub-regioni che compongono l’Africa sub-sahariana le differenze sono notevoli: l’Africa meridionale si attesta su un tasso di nascite tra le adolescenti del 61 per mille, mentre in Africa orientale, centrale e occidentale si supera il 110.

Tratto da: Asca.it