Spesso in Italia la masturbazione reciproca è chiamata “petting“. In inglese per petting si intendono le coccole, le carezze e tutt’al più i baci. In italiano sta invece ad indicare tutto quello che si può fare senza che avvenga la penetrazione. Per questo motivo, spesso ci si riferisce specialmente al sesso praticato dai giovani alle prime esperienze sessuali, ma che non sono ancora arrivati alla penetrazione.

Cos’è il Petting?

Il termine “petting” deriva dal verbo inglese “to pet”, che significa “coccolare” e si riferisce al gesto di accarezzare il pelo di un animale domestico come un cane o un gatto. Tuttavia, il termine è stato esteso per indicare anche l’atto di abbracciarsi e accarezzarsi reciprocamente tra esseri umani, non necessariamente in modo sensuale.

Inizialmente, negli anni ’40 del ventesimo secolo, il termine “petting” veniva utilizzato per indicare il corteggiamento, la seduzione o il gioco di attrazione sessuale. Nel tempo, il petting è diventato un termine generico per descrivere diverse tipologie di effusioni e stimolazioni erotiche, che non prevedono la penetrazione. Il termine “necking”, invece, si riferisce al baciare e accarezzare il collo, mentre il “rubbing” indica gli sfregamenti e il “making out” si riferisce ai baci profondi.

Alfred Kinsey è stato un biologo che ha lavorato presso l’Università dell’Indiana ed è stato il fondatore dell’Istituto Kinsey. È noto soprattutto per essere stato il coautore di due libri di grande impatto sulla sessualità umana: “Sexual Behaviour in the Human Male” del 1948 e “Sexual Behaviour in the Human Female” del 1953.

Kinsey si è interessato anche agli approfondimenti sui rapporti prematrimoniali e ha fornito la sua definizione di petting, distinguendolo dal necking. Secondo Kinsey, il petting consiste nel “toccare deliberatamente parti del corpo sopra o sotto la vita”, mentre il necking si limita al contatto generale del corpo.

Successivamente, uno studio del 1956 ha ulteriormente chiarito quest’aspetto, definendo il necking come “bacio e carezza lieve sul collo” e il petting come “contatto più intimo con le zone erogene, in assenza di rapporti sessuali”.

La ricerca di Kinsey e del suo team ha rappresentato un cambiamento significativo nel modo in cui la sessualità umana veniva compresa e discussa. I loro studi hanno portato alla luce l’ampia varietà di comportamenti sessuali praticati dalle persone, sfatando molti stereotipi e miti sul sesso e sulla sessualità.

Petting: il sesso degli adolescenti

Quando l’idea di avere un rapporto sessuale completo è ancora lontana, probabilmente state facendo del petting, ovvero vi state scambiando baci, coccole, carezze, masturbazione e sesso orale.

Di solito quando ci si masturba a vicenda e quando si pratica sesso orale si usa il termine “petting spinto” oppure “petting pesante“. Molte giovani coppie si scambiano dimostrazioni di affetto in questo modo, nel piacere di stare insieme e di fare le prime esperienze sessuali ma anche nella scoperta di un mondo, quello sessuale, da scoprire pian piano, tappa dopo tappa.

Proprio perché alle prime esperienze, i giovani cominciano a maturare idee confuse intorno alla loro capacità di procreare, di rimanere incinta e di fecondare. Crescono e si sviluppano contemporaneamente anche miti e credenze più o meno fondate sulle malattie sessualmente trasmissibili.

Poiché nelle coppie di giovanissimi il petting corrisponde in gran parte alla scoperta della sessualità propria e del proprio partner, è normale non sapere come toccare una ragazza e come toccare un ragazzo: le prime volte sarà una piacevole scoperta reciproca.

Si può rimanere incinta facendo petting?

Il ragazzo che eiacula ha raggiunto la maturità sessuale e la produzione di spermatozoi. Questo vuol dire che il suo liquido seminale (o sperma) ha il potere di fecondare. Contemporaneamente la ragazza che ha già avuto se sue prime mestruazioni, è potenzialmente fertile. Rimanere incinta facendo petting è molto difficile e improbabile anche se non impossibile. Per poter fecondare un ovulo serve un solo spermatozoo ma molti fattori abbassano la probabilità che questo possa accadere:

  1. Lo sperma di un ragazzo contiene circa 3,5 milioni di spermatozoi per ml, quindi circa 120 milioni in tutto. Per ragioni non ancora chiare però, sebbene basti solo uno spermatozoo alla fecondazione, un numero basso di spermatozoi non riesce di norma a fecondare. Questo vuol dire che la stimolazione della vagina attraverso dita un po’ bagnate di liquido pre-eiaculatorio o di sperma, ha una probabilità di fecondare molto bassa.
  2. Gli spermatozoi sono facilitati nel loro compito se vengono depositati nel fondo della vagina. Il semplice “toccare la vagina in superficie o il clitoride con le dita bagnate” abbassa la probabilità che avvenga la fecondazione.
  3. Gli spermatozoi sono cellule che possono sopravvivere, se sopravvivono, in ambienti adatti a loro. L’eiaculazione in ambienti esterni dalla vagina abbassa la probabilità che possano sopravvivere e fecondare.
  4. La donna è fertile solo in alcuni giorni del mese, con la cosiddetta ovulazione. Considerando un ciclo mestruale regolare di 28 giorni con ovulazione al 14esimo giorno, il periodo fecondo risulta essere compreso tra l’11simo e il 16esimo giorno.
  5. Non tutte le eiaculazioni in vagina durante il periodo fertile della donna scaturiscono una fecondazione.

Sebbene la probabilità sia molto bassa, è facile prendere qualche precauzione per evitare di passare i giorni successivi a pensare e a crucciarsi. Basta fare un po’ d’attenzione ed evitare di lasciare che lo sperma sia eiaculato sulla vagina e che venga portato all’interno della stessa con dita o altro.

Petting e HIV/AIDS

HIV/AIDS non è la sola malattia sessualmente trasmissibile: per informarti su tutte le MST e le loro conseguenze puoi leggere le pagine di questo sito dedicate alle altre MST. Di norma il petting non è a rischio HIV/AIDS ma è bene conoscere le vie di trasmissione del virus. Il virus si trasmette tramite il contatto tra secrezioni vaginali, liquido pre-eiaculatorio, sperma, sangue e mucose. Il rischio è maggiore se le mucose sono quelle dell’ano e della vagina e meno se è quella del glande.

L’HIV/AIDS non si contrae baciando qualcuno, neanche con la lingua. Non si contagia e non si contrae stimolandosi con la mano. Piccole lacerazioni sotto le unghie e altre ferite altrettanto piccole o già guarite non costituiscono un pericolo. Il rischio di trasmettere il virus esiste, anche se è basso, nel sesso orale. In ogni caso, se non avete mai avuto rapporti sessuali completi e a rischio con nessuno altro, il rischio è assolutamente nullo.