Australia, scoppia lo scandalo. Una coppia di corpi nudi abbracciati quasi ad intreccio accanto ad un pacco di preservativi “zero or nothing” (ultrasottili) dell’Ansell.

Quest’immagine è un poster pubblicitario che ha scatenato un sacco di polemiche, perché vi chiederete? La risposta è semplice perché sono stati utilizzati come pubblicità mobile sui Brisbane bus e cosa ancora più scandalosa (il sarcasmo è ovvio) sono stati affissi nelle vicinanze di una scuola elementare cattolica.

Ovviamente i cattolici si sono ribellati a questa cosa, ritenendola offensiva per i bambini e le famiglie di questa scuola cattolica. Nella persona della Miss Wendy Francis (la stessa che si era ribellata alla pubblicazione di manifesti per il sesso sicuro tra coppie omosessuali), figura di spicco della Chiesa Cristiana in Australia, è stato richiesto di eliminare questi manifesti.

Secondo la Wendy, il manifesto risulterebbe essere offensivo e non conterebbe alcun messaggio sul sesso sicuro. Inoltre, i membri della Comunità sembrerebbero afflitti da tale manifesto da richiedere la rimozione quanto più presto possibile.

La campagna advertising dell’Ansell è stata fortemente demonizzata, proprio perché sarebbe sessualmente offensiva e non punterebbe a dare un messaggio sul sesso sicuro, ma solo a promuovere il prodotto “Zero or Nothing”; anzi lo stesso claim inciterebbe a non utilizzare il preservativo, anche se a riguardo la supposizione che possa istigare a non utilizzare il preservativo sembra esagerato. A riguardo, ecco le dichiarazioni di Wendy Francis “ Non credo che questa campagna promuova molto bene il sesso sicuro … Questo annuncio sarebbe meglio collocato nei pressi di luogo per adulti e non presso una scuola cattolica“.

Poniamoci una domanda, ma nel terzo millennio la pubblicità sui preservativi deve essere ancora così demonizzata?