Per amare, si dice, ci vuole passione, ci vuole coraggio. Ma c’è chi ci mette anche una incredibile tenacia e una forza vitale così grande da riuscire a superare ogni tipo di sfida. Come chi convive con una disabilità. Parlare di amore e diversità è ancora molto raro nel nostro paese, anche se un primo passo si è concretizzato nel 1993 all’Assemblea Generale dell’ONU con l’approvazione del documento che riconosce il diritto a tutti i portatori di handicap di attuare la propria sessualità.

Sappiamo che già il sesso è, in parte, uno dei più grandi tabù della nostra società. Figuriamoci il resto. Eppure in molte occasioni i diversamente abili ci hanno aiutato a capire come affrontare la vita oltre ogni barriera, sia fisicamente che psicologicamente. Con le ultime ParaOlimpiadi abbiamo assistito a vittorie che valgono molto più di un oro: Bebe Vio ha soli 19 anni e la sua straordinaria finale nel fioretto Categoria B ha conquistato tutto il mondo.

Siamo convinti che non ci debba scandalizzare l’idea di affrontare l’argomento “sesso” quando si parla di disabilità. E poi, non si possono bloccare le emozioni e i sentimenti. Certo, le barriere più difficili da superare sono quelle emotive e psicologiche, non solo quelle sessuali.

Anche a voi viene in mente il film “The sessions” (2012) che dimostra l’attualità del tema e la modalità per combattere il pregiudizio. La pellicola è ispirata alla storia del giornalista e poeta californiano Mark O’Brien, costretto a passare la maggior parte del suo tempo in un polmone d’acciaio. Il protagonista a 38 anni decide di provare per la prima volta nella sua vita l’esperienza sessuale e, con il supporto del proprio sacerdote, si sottopone a degli incontri con un’assistente sessuale professionista, che lo trascina con delicatezza al piacere fisico per lui sconosciuto.

Seppur difficoltoso, l’amore tra disabili e la loro sessualità non è assolutamente un limite.  

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Nella foto: Il bacio tra gli atleti Jamey Jewells e Adam Lancia
davanti alle telecamere del mondo. Uno dei momenti più commoventi delle Paralimpiadi di Rio.
In alto la campionessa Bebe Vio

La storia

Il blog “InVisibili” del Corriere della Sera denuncia una condizione nella quale troppo spesso vive chi ha a che fare con una disabilità attraverso le parole dello scrittore Fanti Simone: “Poi c’è il resto del mondo. Quello che ti vuole vedere come un essere asessuato. Disabili come angeli. Disabili come esseri un po’ sfigati, da guardare con curiosità trattenendo domande impudenti… e morbose ‘ma tu e lei? Insomma, voi due… sì insomma mi hai capito no?’. Come se sesso e amore fossero due cose scisse, lontane e non la conseguenza uno dell’altro. Come se tutto si concentrasse sulla prestazione, l’atto sessuale puro e semplice, da consumare e dimenticare, questione di misure”.

Il nostro consiglio

Semplicemente seguite l’istinto, lasciatevi trasportare dalla passione e mettete in primo piano le vostre emozioni, rispettando e amando pienamente il corpo, in tutte le sue diversità.

Parlarne è il primo passo verso un mondo capace di andare oltre ogni discriminazione.

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