Sappiamo ormai che alcune pubblicità qui da noi non le vedremo mai, almeno in tv. Il web invece è molto più democratico e pluralista e quel che non vedremo in televisione possiamo recepirlo, e anche commentarlo, criticarlo, apprezzarlo, attraverso le pagine Internet che diffondono anche gli spot considerati più forti – troppo? – per gli stomaci delicati degli italiani. Dopo la campagna pubblicitaria a graffiti a favore dell’uso dei preservativi, ecco come Durex spiega la sua concezione del sesso.

Lo fa per promuovere i propri prodotti ma inevitabilmente, come spesso accade nel caso di spot di questo genere, suscita anche una riflessione. Questa volta molto ironica: mostra le sagome di un uomo e una donna durante atti sessuali disparati, tra cui non manca neanche il sesso orale che possiamo ancora considerare per certi aspetti un vero e proprio tabù. Le sagome sono interamente costruite di parole che raccontano quali sensazioni e in quali parti del corpo di lui e lei hanno il sopravvento durante il sesso.

Non mancano i luoghi comuni: lui riferisce un “fatal error” praticamente dappertutto eccetto che nella zona immediatamente interessata nel momento in cui si consuma il piacere del sesso orale, mentre si limita alla tensione muscolare in un’altra posizione. Per lei la gamma di sensazioni sembra assai più ampia e così ci piace credere… ma sarà poi così vero?