Negli anni sono stati condotti diversi studi sull’effettiva durata media di un rapporto sessuale. Pare che tutto sia riconducibile ad paio di minuti e non di ore, come vorrebbe farci credere cinema e pornografia. Dai dati emersi, inoltre, pare sia stato ammesso da molte coppie che la durata di qualche minuto in più del rapporto non dispiacerebbe.

Se io mangio due polli e tu nessuno, avremo mangiato in media un pollo ciascuno ma in realtà chi non ha il pollo non mangia affatto e chi ne ha due mangia tantissimo.

Allo stesso modo la durata media di un rapporto sessuale sarebbe di 20 minuti circa (Sexual Wellbeing Global Survey di Durex, indagine condotta su un campione di 26.032 persone in 26 Paesi) nel quale si includono i giovanissimi con i loro amplessi velocissimi, gli adulti dall’affinata complicità con la compagna, le coppie occasionali prive di intesa e di complicità, le persone che non riescono a raggiungere l’orgasmo, ecc.

I tempi espressi dall’indagine comprenderebbero anche i preliminari oltre ai tempi della penetrazione il che riporta il dato ad una dimensione più accettabile.

Normalmente infatti il rapporto sessuale in senso stretto, cioè il tempo dedicato alla penetrazione, è dichiaratamente più basso, all’incirca in media intorno ai 6 minuti.

Non manca chi dichiara di controllare l’eiaculazione per ore, salvo restando la voglia della sua compagna di dedicare lo stesso tempo al rapporto sessuale.

Giovanissimi, chi è in “astinenza” da un po’ e chi ha particolari condizioni fisiche proprie o provocate da sostanze possono durare pochi secondi o meno di due minuti.

 

Quanti uomini soffrono di eiaculazione precoce? Ecco le statistiche

Gran parte degli uomini non riescono a controllare l’eiaculazione come vorrebbero. Gli studi dicono che la percentuale varia dal 30 al 70 percento dei maschi.

La differenza tra 30 e 70 è spiegata dal fatto che non tutti definiscono l’eiaculazione precoce allo stesso modo.

Alcuni studi misurano il numero di secondi trascorsi dalla penetrazione, altri il numero di spinte pelviche e altri la soddisfazione della partner.

Inoltre bisogna considerare che la capacità di controllo eiaculatorio è più scarsa dopo lunghi periodi di astinenza, che è di norma scarsa nei giovanissimi ma che migliora col tempo grazie all’aumento dell’intimità con la partner e alla maggiore frequenza dei rapporti.