Apre a Bangkok un esclusivo “Museo del condom”.

Niente solenni opere d’arte appese alle pareti, né reperti ancestrali custoditi in preziose teche di cristallo impenetrabili. In questo salone le stelle della “penetrazione sicura” sono ben altre: stiamo parlando dei preservativi.

Il Museo rispetta il binomio tra Scienza e Storia: L’esposizione vanta di una vera e propria galleria di preservativi nel corso dei secoli. Ci sono tutti dall’esemplare in lino usato dai nostri progenitori (prima di decidere di concepirci, ovviamente) del 1000 a. C., passando per quello a base di intestino di animale di fabbricazione settecentesca; fino ad arrivare all’attuale condom in lattice, ideato nel 1930 e via via perfezionato nel corso del secolo.

Lo scopo del Museo, realizzato in un paese che è anche tra i maggiori produttori di preservativi del mondo, è: “Eliminare la visione negativa circa l’uso del profilattico, creare una coscienza della protezione sessuale, e aumentare la fiducia del pubblico in generale nei confronti di questo metodo contraccettivo”.

Questa dichiarazione è di Phansiri Kullanartsiri, Ministro della Sanità thailandese, orgoglioso per l’inaugurazione della struttura.
A far “bella mostra” di sé anche una serie di aggeggi dalle forme falliche, utilizzati per i controlli qualità del processo di fabbricazione.

Spicca tra tutti una “bomba pneumatica”, il cui scopo sarebbe quello di allungare le parti per così dire “blande” dei maschietti meno favoriti da “matrigna natura”.