L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita emergenza sanitaria internazionale. Si tratta del virus ‘’Zika’’, trasmesso dalle zanzare (della famiglia Aedes Aegypti) e presente prevalentemente nelle regioni tropicali.

Il suo nome deriva dalla foresta Zika, in Uganda, luogo in cui il virus si manifesta per la prima volta in un macaca, nel 1947. Negli anni il virus si è diffuso negli esseri umani in Sierra Leone, Senegal, Filippine, Tailandia e Indonesia, fino ad arrivare nelle forme più gravi in Brasile, nel 2015. E’ qui che per la prima volta nella storia si registra il primo decesso per contagio dello Zika.

Nella maggior parte dei casi si tratta di disturbi lievi, simili all’influenza, ma il pericolo maggiore è nella microcefalia infantile, tant’è che l’Unione Europea ha stanziato 10 milioni di euro per “ricerche urgenti”.

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I numeri e i sintomi più comuni
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Trasmissione per via sessuale

Per la prima volta il virus arriva negli Usa, per via sessuale: la conferma arriva dal Cdc, Centro per il controllo e la prevenzione delle epidemie americano (Centers for disease control and prevention), con il caso di una donna texana contagiata dopo essere stata a letto con il partner, appena rientrato dal Venezuela, che attualmente è uno dei paesi maggiormente colpiti.

In passato ci sono stati altri due casi di trasmissione dello Zika per via sessuale: il primo è simile a quello dello donna di Dallas, succede nel 2008 quando un microbiologo americano contagia la moglie dopo un viaggio in Senegal, il secondo avviene nel 2013: un polinesiano presenta tracce del virus Zika nel liquido seminale e nelle urine. Gli studi indicano il tempo di permanenza del virus nel sangue (sette giorni massimo), ma non nel liquido seminale.

L’uso del condom

Il preservativo resta la miglior barriera contro le malattie sessualmente trasmissibili“. E quindi anche contro lo Zika. Lo dice il Dottor Tom Frieden del Cdc che punta alla protezione sessuale come unico vero rimedio preventivo. Ma parlare di prevenzione solleva nuovamente il dibattito sull’uso del preservativo in paesi poveri, come il sud America, dove non esistono programmi educativi e sulla contraccezione.

Zika Map

Cure e terapie

Ad oggi non esistono né terapie particolari per curare la Febbre Zika, né vaccini. Gli stessi farmaci usati per l’influenza possono però alleviare il dolore e la febbre. Riposo e idratazione attraverso liquidi come l’acqua, sono i consigli attualmente diffusi.

Il sito del Ministero della Salute riporta l’allarme in prima pagina, descrivendo la tipologia di virus e offrendo un elenco di misure preventive, a lungo termine e per i viaggiatori.

Come già detto, anche se i casi di contagio per trasmissione sessuale sono pochi e se le ricerche sono in via di sviluppo, il preservativo è ancora una volta l’unico rimedio non invasivo per proteggersi da una malattia sessualmente trasmissibile.

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