Un alimento antichissimo, che viene dal Perù e che si candida a diventare il superfood per eccellenza per chi ha qualche problemino di fertilità o a letto vuole mettere la quinta.
Ecco a voi la Maca (bot. Lepidium meyenii), la rapa più interessante che c’è.
La pianta, che cresce spontaneamente in alta montagna – ad altitudini comprese tra i 3500 e i 4500 metri – ha ben sette verietà, che si distinguono per colore: le più comuni sono la maca rossa e quella gialla.
Ed entrambe hanno virtù afrodisiache, rigeneranti, tonificanti… e agiscono in particolar modo sulla sfera sessuale.
Perché la maca è tanto speciale ed è già tra i dieci superfood del 2019, accanto a canapa, alga moringa, curcuma, avocado, noci, crauti e farina di manioca, mirtilli e quinoa?

Le proprietà di questa incredibile rapa, ricchissima di aminoacidi essenziali, vitamine (E,A,C,B) e Sali minerali (calcio, ferro, selenio, potassio, iodio, rame e zinco), sono frutto della sua capacità di assorbire dalla fertilissima terra in cui cresce ogni nutriente, meglio di altre piante. Il suo mix di proprietà la rende un perfetto afrodisiaco e un grande alleato nella lotta agli scompensi ormonali, tipici dell’adolescenza e della perimenopausa. È considerata anche un eccellente stimolante per il sistema nervoso, aiutandolo a preservare concentrazione, memoria e lucidità mentale senza le controindicazioni tipiche dell’eccessivo uso del caffè.
Oltre a tener lontana l’anemia e prevenire l’ossidazione dei tessuti – funzioni egregiamente svolte da molti legumi – è tra le poche piante al mondo a favorire il processo di ovogenesi nelle donne e di spermatogenesi negli uomini, oltre a combattere le disfunzioni erettili, i dolori mestruali e i disturbi legati all’andropausa e alla menopausa (osteoporosi, vampate di calore, disturbi del sonno, sbalzi di umore, secchezza intima e diminuzione della libido).

Una ricerca del 2006, a cura dello studioso Gonzales, è riuscita a dimostrare che la Maca è efficacissima anche nei disturbi alla prostata. La varietà rossa, assunta per 42 giorni da un suo paziente sofferente, ha portato alla diminuzione di volume e peso della prostata senza altre controindicazioni.

A qualsiasi età, la Maca è insomma un toccasana, se usato nel giusto modo e nelle giuste quantità.
Il superfood dell’anno, acquistabile in erboristeria in farina o compresse, va assunto nella quantità massima di due grammi al giorno, mescolato con altre farine nei lievitati (pizza, pane, dolci), al mattino nello yogurt o nel frullato, nel latte o nella cioccolata calda, ma anche in zuppe e minestre – preferibilmente a crudo – se si gradisce quel tocco speziato e piccantino che esalta i sapori.

L’unica accortezza, prima di imbucarvi sotto le lenzuola, è quella di tenere d’occhio le quantità: esagerare con la maca può portare giramenti di testa e tachicardia: gli stessi effetti di un’overdose di caffè a stomaco vuoto!