Dopo l’addio a Fernando Aiuti, l’Italia piange la scomparsa di un altro punto di riferimento nella ricerca e nella lotta contro l’Hiv. Andrea De Luca, tra i maggiori infettivologi al mondo, ha perso la vita in un incidente stradale a soli 55 anni, nel cuore di quella floridissima carriera accademica che gli aveva permesso di pubblicare oltre 400 articoli sulla rivista scientifica più ambita del settore: l’NCBI PubMed.

Docente presso il Dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Siena e direttore della Uoc di Malattie Infettive Universitarie dell’Aou Senese, dal 2004 De Luca aveva ricoperto incarichi chiave nella ricerca sulle malattie a trasmissione sessuale: consulente presso il Who, il Dipartimento Hiv/Aids – Unità di Hiv Drug Resistance e membro del gruppo principale dell’Hiv -Resnet, aveva per loro lavorato sui modelli di transizione a farmaci innovativi per la cura dell’HIV nei paesi a risorse limitate. Già Membro della Commissione Nazionale Aids del Ministero della Salute, membro permanente del Panel delle Linee Guida sulla gestione dell’infezione da Hiv ed il trattamento Antiretrovirale della Società di Malattie Infettive e Tropicali/Ministero della Salute, ricopriva anche il ruolo di presidente presidente dell’Icar (Italian Conference on Aids and Antiviral Research).

Andrea De Luca e le tecnologie emergenti per la lotta all’HIV

Nei suoi lavori, l’ultimo risalente a gennaio 2019 e dedicato alle infezioni batteriche e fungine alle vie respiratorie nei pazienti affetti da HIV, aveva affrontato temi strategici e di grande spessore internazionale. Citati oltre 13.000 volte, i suoi progetti di ricerca spaziavano dalle resistenze, al tropismo, dai sottotipi di HIV alla neuroHIV, l’insieme dei disturbi neurocognitivi conseguenti ad una infezione da HIV. De Luca aveva coordinato anche numerosi progetti di ricerca finanziati dal Ministero della Salute e dalla Commissione Europea sulle resistenze agli antivirali e sulle emerging technologies, le cosiddette ‘tecnologie emergenti’, che rappresentano gli avanzamenti e le innovazioni nei vari campi della tecnologia, applicabili anche al settore medico – scientifico e della lotta all’Hiv.