In principio fu l’Emilia Romagna. Poi, a distanza di poche settimane, volle imitarla il Piemonte. Ora anche la Lombardia vuol essere tra le regioni virtuose in tema di contraccezione gratuita.

Ora anche la Regione Lombardia assume l’impegno a farsi paladina di buone pratiche di prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. La regione più popolosa d’Italia e con più casi di Hiv diagnosticati, ha finalmente aperto gli occhi ai dati sempre più allarmanti che riguardano i giovani e i giovanissimi, che contraggono MTS in età sempre più precoce.

Con l’ordine del giorno all’assestamento al bilancio regionale 2018 – 2020 presentato dal Pd, prima firmataria la consigliera regionale Paola Bocci, ha blindato una cospicua somma per consentire l’accesso alla contraccezione gratuita a tutti gli under 24 residenti in Lombardia.

Preservativi per lui e per lei, spirali anelli, pillole contraccettive, pillole del giorno dopo, impianti sottocutanei e altri contraccettivi in uso saranno distribuiti, senza ricetta medica, a chi si rivolgerà ad un qualsiasi consultorio della Lombardia, chiederà una consulenza contraccettiva e sarà ascoltato da uno specialista. Ad ogni caso, il contraccettivo giusto, ed una lezione di educazione alla prevenzione che è poi il vero obiettivo di questa regione – come il resto dell’Italia – sempre più malata e sempre più distratta in tema di prevenzione sessuale.

«Negli ultimi anni – dichiara Paola Bocci, promotrice della proposta – si è abbassata notevolmente la guardia sull’Hiv – dichiara Paola Bocci – e ciò diventa un problema rilevante soprattutto per le giovani generazioni. Sostenere consultori e contraccezione significa anche intervenire sulla fascia delle giovanissime dove le interruzioni di gravidanza, generalmente in declino da anni, faticano a diminuire. La Lombardia può finalmente seguire una strada già intrapresa da altre regioni come il Piemonte e l’Emilia Romagna e oggi siamo riusciti a ottenere un impegno importante da parte della Regione, in controtendenza rispetto agli anni passati. Solleciteremo sempre la giunta regionale a tenere alta l’attenzione alla tutela nei confronti dei giovani e delle donne».