Vengono dall’Olanda e sono stati ideati da un designer che voleva offrire il proprio contributo alla causa della lotta alla violenza contro le donne.
Sono i sex toys funzionali, che offrono un aiuto mirato a chi, dopo uno stupro, ha dimenticato la propria sessualità.
Nienke Helder, l’ideatrice di questa linea di prodotti, li definisce “strumenti di terapia” o “oggetti sensoriali” piuttosto che “giocattoli sessuali”, visto che nascono per aiutare l’esplorazione di sé e agevolare il recupero di un senso di sicurezza attorno alla propria sessualità e sensualità.

In quanto strumenti di cura, questi oggetti fanno parte di una “Sexual healing”, una vera e propria terapia erotica che si avvale di quattro giochi principali che aiutano a ritrovare la consapevolezza del proprio corpo: uno specchio, un pennello, un sensore del respiro a forma di pietra e un sensore del tessuto pelvico.

Il consiglio è quello di usarli prima negli studi medici, solo dopo in camera da letto, l’unico luogo in cui l’intimità potrà tornare davvero tale.
La linea di sex toys che aiutano le vittime di violenza è ancora un prototipo. Ora la designer cerca investitori che, condividendo la sua visione etica, desiderino investire al di là di ogni ritorno commerciale.