Sarà la prima volta che a Nuova Delhi, una delle capitali dalle più forti contraddizioni economiche al mondo, si sperimenterà una simile iniziativa.

L’AIDS Healthcare Foundation (AHF), la più grande organizzazione mondiale per la lotta all’AIDS con sedi in 42 paesi, ha annunciato la sua prima campagna sul sesso sicuro diretta ai giovani indiani. Nella nazione in cui sono stati vietati dal governo gli spot di preservativi, le malattie sessualmente trasmesse dilagano, spesso a causa della povertà. Decine di migliaia di persone non hanno la possibilità di acquistare preservativi, inclusi tanti giovani che frequentano l’università a costo di grandi sacrifici da parte delle famiglie.

È per questo che l’AHF installerà distributori di preservativi gratis in tutti gli ostelli della gioventù, i parchi, le sale giochi e le università della grande India.

L’iniziativa è già stata testata, sperimentalmente, in alcune attività non convenzionali: panetterie, supermercati, tabaccai, con ottimi risultati.

 

Secondo l’Organizzazione Nazionale per il monitoraggio dell’AIDS (NACO), nel 2017 si stimavano oltre 2.140.000 affetti da HIV sparsi per l’India e nemmeno la metà di loro ha accesso alle terapie antiretrovirali. Oltre a sex workers, omosessuali, consumatori di stupefacenti e lavoratori migranti, ad ammalarsi sono prevalentemente studenti, ragazzi che vivono lontano da casa in comunità promiscue, sovraffollate, in condizioni di scarsa igiene.

È proprio a prevenire un dilagare della malattia tra i giovani, che si rivolge l’iniziativa AHF, che servirà a promuovere non solo l’uso del preservativo, ma anche una cultura della sicurezza sotto le lenzuola che all’India sembra ancora mancare del tutto.