Buoni esempi di oltrecofine.

Anche se parlano italiano non sono esattamente come noi. Anzi, in quanto ad educazione sessuale, sono anche parecchio diversi, diciamo chilometri più avanti. I ticinesi, gli svizzeri del cantone italiano, investono sul sesso sicuro quanto nessuno a livello statale, più di quanto l’Italia abbia mai fatto. Non solo distribuiscono preservativi gratuiti alla popolazione, ma, esattamente come se si trattasse di una lotteria, smistano preservativi vincenti.

Da cinque anni l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) svizzera, Aiuto Aids Svizzero (ASS) e Salute sessuale Svizzera (SSCH), promuovono una campagna per la promozione del sesso sicuro. Si chiama “Love Life” e in passato ha fatto molto discutere, perché ha portato sullo schermo e sui manifesti affissi ovunque coppie comuni di volontari che simulavano atti sessuali. Si trattava, naturalmente, di sesso protetto. Nonostante le petizioni di famiglie e minorenni, associazioni e fondazioni religiose, la campagna è proseguita negli anni, contribuendo a ricordare a tutti che il sesso è bello e davvero senza pensieri solo se è sesso protetto.

La nuova campagna di “Love Life” quest’anno sfrutta il fascino del gioco d’azzardo, secondo il motto “Fallo con e vinci” e coinvolge nell’impresa di prevenire HiV e malattie sessualmente trasmissibili anche la dea bendata. Fino al prossimo autunno, in tutto il canton Ticino, saranno distribuiti 400.000 preservativi con un codice di vincita: 3.500 sono vincenti.

L’idea – hanno fatto sapere i responsabili oggi davanti ai media a Zurigo – è che «chi si protegge durante i rapporti sessuali ha vinto in ogni caso».

Fallo e vinci: come funziona il concorso a premi inventato dalla Svizzera

Chi, una volta ricevuto il suo preservativo gratuito, inserirà sul sito lovelive.ch il codice allegato alla confezione di preservativi, avrà la possibilità di aggiudicarsi uno dei 3500 premi messi in palio dagli organizzatori: televisori, vestiti, tosaerba, fotocamere, abbonamenti, buoni per la pulizia dell’auto e così via.

Per poter accedere al bacio della dea bendata sarà però necessario seguire prima il breve corso online con le raccomandazioni personalizzate sul sesso sicuro. Chiunque, compiuti i 16 anni di età, potrà in compenso accedere al progetto, che ha un costo complessivo di circa 2 milioni di franchi svizzeri (1.730.000 euro) e benefici calcolati, in termini di risparmi sulle spese sanitarie, dieci volte superiori.

Cosa accadrebbe se anche l’Italia seguisse il modello svizzero

Per calcolare il risparmio che una intelligente campagna di prevenzione può procurare al sistema sanitario, basta fare due semplici calcoli. In Italia, salvare un solo malato di HiV costa al sistema sanitario 12000 euro annui. Se tutti i 130.000 italiani sicuramente affetti dal virus si curassero, lo Stato spenderebbe ogni anno 1.560.000.000 euro solo in terapie antiretrovirali di base. Distribuire preservativi gratuiti a tutti i 3,5 milioni di italiani di età compresa tra i 15 e i 29 anni? Due pacchi a testa – considerando i prezzi al consumo delle migliori marche – fanno circa 100 milioni di euro. Comprando in grandi quantità, i prezzi, non è un mistero, si dimezzano e anche di più (nel nostro shop la riprova). E poi ci sono prodotti che , pur assicurando comfort e protezione, hanno decisamente un costo irrisorio (Serena e Pasante sul rapporto qualità-prezzo hanno basato lo loro fortuna).

Ma, nonostante tutto e nonostante la disponibilità a collaborare dei grandi marchi, a dare l’esempio in fatto di sesso sicuro, si sa, l’Italia non ci pensa nemmeno.

La Svizzera si. E in modo anche molto spassoso.