Dopo più di 30 anni di ricerche è stato finalmente identificato il meccanismo molecolare che permette di debellare il virus Hiv entrando direttamente nel nucleo delle cellule del sistema immunitario. La scoperta si deve a uno studio i vari studiosi provenienti da diverse Università: Oxford, Cambridge, Imperial College di Londra, University College di Londra e King’s College di Londra.

Come avviene l’infezione

L’HIV si trasmette attraverso lo scambio di fluidi corporei infetti, in qualsiasi stadio della malattia. Sangue, liquido seminale, secrezioni vaginali e latte materno sono fluidi che possono veicolare efficacemente il virus. La saliva non è fra questi, dunque è una falsa credenza che l’infezione da HIV possa contagiarsi tramite il bacio.

virus HIV

Primo caso di guarigione

Il primo uomo che potrebbe esser stato guarito dall’Hiv ha 44 anni. Il paziente è stato sottoposto ad una serie di sperimentazioni effettuate dai ricercatori; dopo aver assunto il farmaco il sangue dell’uomo sembra essere pulito eliminando il virus. Lui è l’unico tra i 50 pazienti che prendono parte alla nuova sperimentazione a non avere più l’infezione nel suo corpo.

Le due fasi della sperimentazione

La sperimentazione clinica prevede due fasi:

1. Viene iniettato un vaccino nel corpo in modo da riconoscere ed espellere le cellule infette.

2. Somministrazione di un nuovo farmaco, il Vorinostat, che attiva le cellule dormienti in modo tale che il sistema immunitario possa riconoscerle ed espellerle.

Tuttavia, queste medicine non sono sempre in grado di estirpare il virus dall’organismo, e alcune infezioni continuano ad essere molto difficili da curare. Inoltre, bisogna sottolineare che solo una piccola parte delle decine di milioni di persone sieropositive nel mondo ha accesso alla terapia antiretrovirale. La maggior parte degli individui che hanno accesso a queste cure vivono nei Paesi industrializzati.

Per tutti questi motivi, è urgente potenziare la prevenzione attraverso una corretta informazione al fine di evitare comportamenti a rischio e ricordare che i profilattici permettono di evitare il rischio di contagio rispetto ad altri contraccettivi.