Si chiama Catriona Gray, è la più bella del mondo e ha deciso di dedicare la sua vita alla lotta all’AIDS.

La nuova Miss Universo, 24 anni originaria delle Filippine, non è una ragazza qualunque. Perché ha scelto di dedicare la sua vita non a mettere a frutto la sua indiscutibile bellezza per fini personali, ma per sposare una causa grande. Quella della lotta all’AIDS, che ha già fatto, dal 1981 ad oggi, 25 milioni di vittime e che continua a mieterne tante, nonostante i progressi della scienza.

Incoronata reginetta delle reginette da una giuria per la prima volta nella storia tutta al femminile, la nuova Miss Universo ha spiegato il perché del suo impegno contro questa piaga universale: “È qualcosa che mi appassiona molto perché qualche anno fa ho perso un amico molto caro a causa delle complicazioni di salute dovute all’Hiv”.

E così, nonostante una laurea in teoria musicale e i suoi numerosi impegni in passerella, Catriona lavora presso gli slum di Manila, cercando di combattere povertà, violenza, ma soprattutto l’AIDS e l’HIV.

In queste baraccopoli vivono ammassati in baracche fatiscenti con una densità di 80.000 persone per ogni chilometro quadrato, milioni di persone. La percentuale di malati di Hiv qui è altissima e continua a crescere: negli ultimi sei anni, secondo quanto riferiscono il Ministero della salute e le Nazioni Unite, è cresciuta del 140%, causando nel solo 2017 428 vittime.

A contrarre l’infezione sono soprattutto i più giovani: prostitute, tossicodipendenti, ma soprattutto omosessuali (l’83% delle vittime) di età compresa tra i 15 e i 24 anni, che consumano rapporti non protetti, per ignoranza o spesso perché non hanno soldi sufficienti per acquistare i preservativi.

L’impegno di Catriona è quello di portare informazione e strumenti di prevenzione tra tutti gli emarginati, affinché possano vivere con serenità anche la propria sessualità.