Il Dipartimento della Salute russa ha proposto con il sostegno del ministro del commercio, una restrizione sull’importazione dei preservativi nella madre patria.

Ridurre la diffusione dei condom, oltre a diminuire l’importazione di prodotti esteri, per la Russia significa anche disciplinare i cittadini russi: pochi preservativi, meno sesso ma più nascite! Questa è la combinazione che il governo russo ha ideato per “proteggere” i suoi cittadini, proprio come ha riferito l’ex ministro della sanità russo Gennady Onishchenko attraverso la Ria Novosti (agenzia di informazione russa): <<Il preservativo non ha nulla a che fare con la salute, basterà insegnare ad avere un atteggiamento più rigoroso e selettivo nella scelta del partner. Questo risolverà anche i problemi demografici del paese aumentando il tasso di natalità>>.

Nelle restrizioni non ci sono solo i profilattici ma anche: defibrillatori, machine per ultrasuoni, incubatrici e altri prodotti. Purtroppo però questa politica severa sta portando all’inevitabile diffusione di preservativi contraffatti e dannosi per la salute.

In merito si è espresso anche Vadim Pokrovskij, responsabile del centro AIDS di Mosca: <<il problema non è tanto sulla quantità ma sulla qualità e sul costo dei profilattici, non esistono prodotti adatti alle possibilità economiche dei ragazzi. Tra un birra e un preservativo preferiscono la birra per il suo prezzo nettamente inferiore>>.

La Russia è uno dei paesi con il maggior numero di malati di HIV e AIDS, un numero che pare continui a crescere senza segni di regressione.

Il “Guardian”” scrive: “Nel 2010 si contavano 500.000 contagiati in città mentre oggi se ne contano 930.000, e il numero reale è probabilmente molto più alto”.