Ad oggi, sull’Isola ci sono duemila persone che convivono e lottano con l’Hiv e l’Aids. Presto la Sardegna si preparerà aprire nuovamente il reparto di Malattie infettive ai pazienti con Hiv e Aids.

Si contano attualmente circa 700 i pazienti in terapia per infezione Hiv e Aids, mentre il restante numero dei malati ricevono assistenza specialistica presso le carceri, al Serd, la case famiglia, le comunità.

Sergio Babudieri, direttore del reparto Aou rassicura: “Stiamo lavorando per riaprire Malattie Infettive ai pazienti con Hiv e Aids e fornire loro la consueta assistenza sia clinica che terapeutica con l’obiettivo di farlo entro la prima metà di giugno”

Intanto è stato mappato il virus Hiv del 1966, la prima volta che si arriva così lontano nel tempo

Una prima riproduzione fotografica del virus dell’HIV è stata ottenuta mappando un virus che risale al 1966. Conservato in paraffina che deriva da un linfonodo di un 38 enne congolese,conservato per più di cinquant’anni in paraffina.
Si tratta del più vecchio da cui è stato possibile recuperare il materiale genetico.

Il suo sequenziamento conferma che l’origine della pandemia risale al periodo tra Ottocento e Novecento. Confermando lo pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas) dalle università dell’Arizona e di Kinshasa.