Sebbene in aumento costante, i vegani risultano ancora “alieni” a molti onnivori. E oltre il 40% degli amanti della buona tavola “secondo tradizione” non sceglierebbero mai un partner vegano. Loro, gli amanti della verdura, del tofu e degli animali, che non indosserebbero una pelliccia nemmeno fosse l’ultimo indumento disponibile al Polo Nord, secondo una leggenda popolare, sarebbero, oltre che noiosi, degli scarsi amanti.

Da qui il fenomeno definito vegan-sexuality: la preferenza di alcuni vegani ad impegnarsi in relazioni intime solo con altri vegani.  Questioni etiche, di incomprensione sulle più comuni abitudini di vita o sotto le lenzuola?

Sarà come sarà, ma il vegano-che-attira-vegano è sempre più di moda.

In difesa dei vegani come amanti di qualità, interviene Pamela Anderson. La bagnina più famosa del mondo – vegana anche lei – ha recentemente affermato: «I peggiori amanti guardano i porno. Sono diventati insensibili e cercano sempre la novità anche arrivando alle variazioni più violente. Il porno non è quello che l’amore dovrebbe essere. Gli uomini coraggiosi e radicali, quelli impegnati nel mondo, sono sexy. I vegani sono i migliori amanti. È provato».

L’ex protagonista di Baywatch fa da eco alla Peta, (People for the Ethical Treatment of Animals, organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali) l’associazione con cui spesso ha collaborato per campagne sul veganesimo. Peta, nel 2016, mandò in onda uno spot per il Superbowl che fece il giro del mondo. Nel video si spiegava che “i vegani durano di più”, visto che i grassi saturi contenuti nei prodotti di origine animale possono alzare la pressione e il colesterolo, aumentando il rischio di malattie cardiache e mettendo a rischio la vita sentimentale. Il perché? «Sono tutte cause – spiegava l’associazione – di disfunzione erettile. La chiave per una vita di bollente e duraturo amore in camera da letto è di iniziare a mangiare deliziosi piatti vegani».

Il sesso dei vegani: diverso ma non troppo

Chi segue una dieta vegana non fa sesso come un alieno. Ma adotta alcuni accorgimenti irrinunciabili. Primo tra tutti, l’utilizzo di preservativi vegan friendly: privi di latex, lattosio, caseina e additivi testati sugli animali.

Stesso accorgimento vale per lubrificanti e sex toys: devono essere realizzati con materiali al 100% vegetali. Se dunque incontrate qualche vegano che, per rendere più frizzante lo spettacolo sotto le coperte vi propone zucchine o peperoni a causa dello stile di vita adottato, diffidate: non è affatto per tutti così!