Tra pochi giorni, esattamente il 22 settembre, Papa Benedetto XVI sarà di fronte al Bundestag (il Parlamento Tedesco). Per la prima volta un ”leader religioso” farà un discorso di fronte ad una delle più famose sedi politiche internazionali. Com’è solito il Papa scatenare, ovviamente non mancano polemiche e reazioni degli stessi politici che dovrebbero ascoltarlo. Al Bundestag è ormai sicura una cosa: alcuni parlamentari si rifiuteranno di ricevere il Papa ed non ascolteranno il suo intervento.  Come mai succede questo? Il motivo è la politica papale su Aids e Preservativo; una parlamentare tedesca afferma: “Trovo criminale come il Papa si  è espresso sulla prevenzione dall’Aids nel corso degli anni”. Secondo la Jelpke (la parlamentare in questione), quasi la metà del partito della Linke, (il partito di sinistra rappresentato da 76 deputati), eviterà di ascoltare le parole del Papa, e con molta probabilità lo contesterà all’esterno del Bundestag. La contestazione del Papa trova sfogo e coesione nel Comitato “Der Papst kommt”, e viene appoggiato da esponenti politici delle forze progressiste tedesche, Linke Verdi ma anche Spd. Sono previste molte manifestazione per boicottare l’arrivo del Papa, alcune davvero clamorose (alcuni deputati vorrebbero “accogliere” il Papa con preservativi in mano). Berlino è diventata da un po’ di tempo il centro della protesta, anche se nella stessa Friburgo in Bresgovia, altra città dove parlerà Benedetto XVI, aumentano i consiglieri comunali contrari a dare ospitalità al vescovo di Roma. Friburgo e Berlino sono due città molto progressiste, dove normalmente le forze di sinistra vincono ad ogni elezione, e la visita papale ha risvegliato la coscienza laica.

Certo si può dire che questa visita nella sua Nazione natia non sarà molto semplice per Benedetto XVI, chissà se lo porterà a cambiare la sua idea verso Aids e preservativo.