Il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) è impegnato nel finanziamento di una ricerca mirata a scoprire come le donne del Perù potrebbero accettare l’uso del preservativo femminile.

Secondo Lucy del Carpio, coordinatrice della strategia nazionale sulla salute sessuale e la riproduzione, l’Unfpa avrebbe avviato tale progetto sulla falsa riga di quanto già fatto in Brasile e Zimbabwe. «L’idea – dice – è quella di dare pieni poteri alle donne in fatto di prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale e di pianificazione familiare».

La stessa Di Carpio spiega che l’esperimento punta a scoprire se il preservativo femminile possa far breccia tra le peruviane, cosa che non è riuscita a contraccettivi come diaframma e pillola: «In alcune parti del paese le donne sono molto riservate e si vergognano di toccare la propria vagina. Lo studio dell’Unfpa ci permetterà di capire se la mentalità sia cambiata e in quali zone sia possibile avviare una campagna informativa su questo metodo anticoncezionale».