Pillola o non pillola. Questo è il dilemma. Soprattutto se si scopre che il farmaco anticoncezionale non è poi così sicuro ed è altamente nocivo per la donna.

Ma approfondiamo l’argomento insieme dando tutte le risposte necessarie che interessano la maggior parte delle donne, anche quelle fortemente convinte che questo possa essere l’unico metodo per evitare una gravidanza indesiderata.

Il primo quesito da cui partire è: è possibile rimanere incinta pur assumendo la pillola? La risposta è sì, certamente. Per capire le motivazione di questo effetto, bisogna partire dalla definizione stessa della pillola anticoncezionale: è un farmaco che contiene due ormoni, può essere assunta una volta al giorno senza interruzione. Ogni confezione contiene un massimo di ventotto pillole.

La donna che ne fa uso può essere protetta da eventuali gravidanze indesiderate, ma l’efficacia del farmaco – pari al 99 per cento – è strettamente dipendente dalla costanza e dagli stili di vita.

Sono rimasta incinta, ma prendo la pillola: perché?

Le maggiori cause che determinano il mancato effetto della pillola contraccettiva sono:

  • Dimenticare saltuariamente di assumerla: Gli ormoni contenuti nella pillola sono efficaci solo per 24-30 ore. Passato questo arco temporale, perdono la loro efficacia, soprattutto se succede nella prima settimana: l’ipofisi – la ghiandola che dal cervello stimola le ghiandole periferiche (ovaie, tiroide, surreni e altri tessuti) e permette di produrre gli ormoni necessari al buon funzionamento dell’organismo – nei primi giorni di assunzione della pillola non è stata ancora del tutto “addormentata”. Solitamente chi prende la pillola stabilisce un’ora ben precisa in cui assumerla. Non è allarmante prenderla un’ora prima o dopo quella stabilita, ma ciò che conta è rispettare l’uso quotidiano.
  • Il dosaggio errato: Il ginecologo, solo dopo i dovuti test, può prescrivere l’uso della pillola stabilendone il farmaco adatto – in termini di dosaggio ormonale – e che risponde al profilo ormonale della donna. L’età è un fattore importante che può contribuire all’analisi, perché, è chiaro, che una donna più giovane per esempio di 25 anni avrà una maggiore facilità di ovulare rispetto a una donna più matura. Le pillole a basso dosaggio ormonale o combinate non sempre riescono a bloccare l’ovulazione, ma possono agire “localmente”: rendono cioè il collo dell’utero impenetrabile per gli spermatozoi.

Pillola anticoncezionale: effetti collaterali

Lo spotting: è l’evento più comune che consiste nella perdita di sangue in uno spot simile la cui entità può variare da poche gocce a un simil-flusso mestruale, che tende a cessare spontaneamente.

La depressione: Altro effetto legato ai metodi di contraccettivi è il rischio di depressione. Secondo una ricerca dell’Università di Copenaghen pubblicata sulla rivista Jama Psychiatry, l’uso della pillola inciderebbero negativamente sullo stato psicologico delle donne.

Se non sei sicura di voler fare questa scelta che scombussolerebbe corpo e mente, affidati al classico preservativo: sicuro al 99 per cento e soprattutto non invasivo per l’organismo. Tra l’altro, ce ne sono davvero di ogni tipologia: aromatizzati, divertenti e persino vegani. Inoltre, negli ultimi anni, il mercato della prevenzione ha diffuso preservativi tecnologicamente avanzati e pensati per migliorare il piacere sessuale.

Non hai più scuse, che aspetti?