Se guardi film romantici o ti appassioni solo ai film drammatici, potresti avere buone probabilità di relazioni stabili rinsaldate da sentimenti forti. Se al contrario ami i film comici, le sitcom e i programmi disimpegnati potresti essere incline al tradimenti, amare il sesso occasionale e rapporti privi di implicazioni emotive reali.
Insomma: dimmi che tv guardi e ti dirò che amante sei.
Gli Archives of Sexual Behavior hanno appena pubblicato uno studio a cura dell’Università Erasmus di Bucarest che incrocia le attitudini sessuali con le abitudini e i gusti degli spettatori. Esclusi i programmi centrati sul sesso, gli studiosi hanno analizzato nove tipologie di format televisivi di diverso genere tra i più amati dal pubblico. E così hanno dimostrato che è ancora vero quello che un tempo si dava per certo, ovvero che tanti modellano il proprio modo di vivere la sessualità sulla base di quello che guardano in tv in giovane età. In età adulta, invece, scelgono i programmi per rafforzare l’idea della sessualità in cui credono.
Non è un caso, spiegano insomma gli studiosi, che gli adulti e gli anziani, impegnati per la maggior parte in relazioni stabili e durature, vedano determinate trasmissioni, in cui il sesso è morigerato, si svolge all’interno di una vita di coppia e si limita a qualche bacio appassionato. D’altro canto non è un caso nemmeno il fatto che i giovani siano attratti da programmi in cui il sesso spunta per caso, nelle situazioni più disparate ed è sempre esplicito, allegro, privo di conseguenze.

Sesso occasionale e tv: i giovani e le sitcom

Le sitcom, ad esempio, sarebbero amate dai più giovani in quanto spingerebbero chi le guarda a fare sesso occasionale, dopo aver bevuto un po’ di più al bar con gli amici. Questo genere di sceneggiature fa passare l’idea che le esperienze sessuali casuali sarebbero sempre divertenti, aiuterebbero a migliorare l’umore, rafforzare l’autostima, la considerazione sociale e la capacità di imporre il proprio di vista al mondo. Grazie a questo genere di programmi, spiegano gli studiosi, il sesso casuale, non premeditato e fatto con gli sconosciuti è cresciuto a dismisura. Non solo è diventato un cliché socialmente accettato, ma nel tempo non averlo sperimentato è diventata una sorta di onta tra i più giovani. Chi non avrebbe vissuto almeno un’esperienza di sesso occasionale viene etichettato come un essere poco sociale.
Le sceneggiature di film, telefilm e programmi tv influenzerebbero i desideri fornendo le linee guida di tutto: numero di partner sessuali adeguato, varietà degli atti sessuali, motivazioni per il sesso occasionale e persino emozioni e sentimenti adatti a ciascun momento della vita di coppia.
I ricercatori hanno notato che, esattamente come accade al cinema e al contrario di quanto la biologia e la tradizione tramandano, tra i giovani di oggi che guardano più telefilm e film d’azione il movente del sesso casuale non è tanto la possibilità di una relazione romantica, ma l’atto in sé. Cosicché solo una piccola percentuale di relazioni sessuali casuali si traduce in relazioni impegnate. E quando questo accade i giovani si dichiarano meno appagati dei loro coetanei “liberi”.

Sesso occasionale e tv: le donne e le soap

Nella gran parte delle soap opera analizzate dagli studiosi, l’attività sessuale riguarda persone non sposate: rapporti prematrimoniali, rapporti fedifraghi tra conoscenti e parenti acquisiti, rapporti consolatori tra amici. Solo in piccola parte (tra il 6% e il 7%) le soap opera parlano di sesso tra sconosciuti. Nel caso poi ne parlino, lo legano comunque ad un “dopo”, ad una storia nascente destinata a consumarsi o a sfociare in un legame forte e tormentato.
Gli studiosi spiegano che il copione, romantico, sentimentalmente esplicito e mai volgare, orienta ancora gli ideali sessuali femminili delle donne in età adulta o matura, pur non dirigendone direttamente i comportamenti

Sesso occasionale e tv: Il genere comico, per chi ha il chiodo fisso

Qual è il genere televisivo con il più alto numero di allusioni al sesso per ora? Confrontando programmi e generi , gli autori dello studio hanno scoperto che, mentre i film d’azione sono quelli che trasmettono un’immagine della sessualità maschilista (il cliché è quello dell’uomo cacciatore e della donna preda), i più ‘sessualmente attivi’ sono gli spettacoli comici. Non solo, sarebbero anche quelli più ‘rischiosi’ per fa consumo in abbondanza, dal momento che raramente parlano – se non con toni canzonatori – di sesso protetto, rischi e malattie sessualmente trasmesse. Insomma, vietato abusarne!