I 200 film più visti negli ultimi 12 anni sono diseducativi rispetto alla pratica del sesso sicuro e all’uso di alcool e droga. In testa c’è “Basic Instinct“, in cui nessun rapporto sessuale è stato consumato usando il preservativo, seguito da “American Pie” in cui dei liceali hanno rapporti promiscui senza usare anticoncezionali di alcun genere.

Né in questi due film, né nel 98 per cento degli altri, a rapporti sessuali non protetti seguono casi di gravidanze non desiderate, infezioni da HIV o in generale malattie sessualmente trasmissibili. I film lanciano un messaggio traviato e falso: si può fare sesso senza protezioni senza avere conseguenze particolari. Questo sostiene un gruppo di medici australiani su un articolo che è apparso sull’ultimo numero del Journal of the Royal Society.

I medici australiani hanno visionato i 200 film che sono stati campioni di incassi al botteghino dopo il 1983, anno in cui è comparso per la prima volta il virus dell’HIV modificando molto i comportamenti sessuali delle persone e soprattutto imponendo l’importanza del rapporto protetto come mezzo per evitare, oltre che alle gravidanze indesiderate, il contagio della malattia.

Nei 200 film osservati scrupolosamente dai medici australiani solo in un caso si è visto chiaramente l’utilizzo di un preservativo durante un rapporto sessuale. Generalmente questo non avviene mai nei film: i protagonisti possono dar sfogo ai loro sentimenti, alle loro passioni e ai loro desideri disinteressandosi completamente della profilassi. E, buon per loro, non incappano mai in gravidanze indesiderate e non prendono una malattia sessualmente trasmissibile. Nel mondo reale la situazione è opposta.

L’industria cinematogafica influenza la percezione di miliardi di persone”, ha dichiarato Hasantha Gunesekera della School of Public Health della Sydney University. “Film che veicolano messaggi sbagliati hanno un impatto sulla percezione della gente più forte di qualsiasi campagna di prevenzione che qualunque governo possa fare”, ha continuato Gunesekera. Un messaggio diseducativo passa anche per l’uso di alcool e droghe: eroine o eroi sembrano non risentire dei vari bicchieri di whisky o di droghe sintetiche. Rimangono forti e belli e in grado di guidare delle macchine potenti. Non accade lo stesso ai giovani sulle nostre strade.