Le chiamano coppie bianche, i partner che smettono di fare sesso dopo il matrimonio. In Italia a dare l’allarme è l’Ami (Associazione matrimonialisti italiani) che attribuiscono una percentuale del 30 per cento (per lo più giovani) a questo fenomeno in costante aumento. Sarebbe questa la causa di molte separazioni, soprattutto delle giovani coppie dai 30 ai 45 anni. A questo si aggiunge il risultato della ricerca statunitense di cui ha parlato Repubblica.it e pubblicata su Archives of Sexual Behaviour, secondo cui si consumano dai 7 ai 9 rapporti per anno in meno rispetto agli anni Novanta. La notizia è quindi che facciamo meno sesso rispetto a 20 anni fa.

Il titolo dice tutto: “Il declino del sesso tra gli adulti americani, 1989-2014”. Il regresso secondo la pubblicazione, non è da attribuire alle ore di lavoro né alla facile diffusione di materiale pornografico. È vero anche che molti americani non hanno una relazione stabile.

La risposta, secondo Adele Fabrizi, psicologa e psicoterapeuta dell’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma è da cercare in motivazioni diverse: “In primo luogo, i giovani vanno via di casa più tardi che nel passato, poi la vita di tutti è diventata molto più frenetica perché si devono fare mille cose, si lavora di più, soprattutto i rapporti uomo-donna sono diventati più complicati e qualcuno tende a scoraggiarsi”.

Ma come specifica l’articolo, non è detto che questa una conclusione di cui rattristarsi. “E’ molto probabile che per i giovani questa sia una scelta fatta con consapevolezza” dichiara Ryne Sherman della Florida Atlantic University e co-autore dello studio aggiungendo che i millennials potrebbero aver scelto di dedicare il proprio tempo ad altre attività ed aver sviluppato una nuova visione della loro vita sessuale.

Le giovani donne per esempio, hanno anche cambiato l‘immaginario del sex symbol, che non è più bello e muscoloso, ma simpatico e affascinante. Non è da dimenticare il contesto, fondamentale all’analisi del dato lanciato. I millennials infatti sono sempre più attratti dal mondo virtuale. “Un altro motivo è la enorme diffusione della pornografia online che comporta anche un certo allontanamento dai rapporti reali. Inoltre, la nostra è una società fortemente sessualizzata e questo può comportare paradossalmente il rischio della diminuzione del desiderio“.

È doveroso sottolineare che, qualsiasi sia il motivo di questa nuova tendenza ormai proclamata, il sesso fa bene alla salute e allo spirito. Non solo. Ci sono mille modi diversi per rendere piccante una situazione, e mille modi, anche tecnologicamente avanzati, per godere in totale intimità. Non per forza con un partner. Il nostro consiglio: quando navigate, spingete oltre. Scoprirete un modo di piacere, a partire da qui.