L’estate sta finendo e … la libido se ne va!
Già. Il calo del desiderio è davvero dietro l’angolo, quando, come cantavano i Righeira, “in spiaggia di ombrelloni non ce ne sono più” e le code al casello autostradale indicano che è tempo di tornare alla dura e monotona vita lavorativa di sempre.

La cosiddetta “sindrome da rientro dalle vacanze” si accompagna a tristezza, insonnia, difficoltà di concentrazione, cambi repentini dell’umore, senso di malessere generale e voglia di far dolce far niente.
Gli psicologi, dopo aver rivelato che riguarda un italiano su due, hanno spiegato che, per schivarla, esiste un metodo quasi infallibile: il time management.

Pianificare la routine con scalette graduali e non troppo serrate, ammazzare i tempi morti con dei “momenti vacanza” di 15 minuti da dedicarsi più volte al giorno, ritagliarsi degli spazi per passeggiate e un po’ di sport outdoor sono, secondo la scienza, tra i trucchi più efficaci per combattere la depressione che colpisce al rientro dalle ferie.

Ma come comportarsi con l’inevitabile calo del desiderio che accompagna il controesodo estivo?
Esattamente come accade per la tristezza da ritorno a lavoro, occorre pianificazione.
Giocare di anticipo, anche in questo caso, può essere d’aiuto nella gestione delle inevitabili difficoltà intime e di coppia a cui porta la perdita dell’eccitazione.
Nella loro ricerca, Uzma S. Rehman, professoressa di psicologia all’università di Waterloo e Siobhan Sutherland, dottorando dell’Università di Bruxelles, hanno dedicato all’argomento uno studio, poi pubblicato sul Journal of Sex and Marital Therapy. La ricerca ha coinvolto 780 donne americane di diverse età ed etnie.

Sindrome da rientro e calo della libido: lo studio

Lo studio di Rehman e Sutherland suggerisce che le donne che consapevoli delle future variazioni della propria libido sanno affrontare meglio il cambiamento e hanno minori probabilità di comportarsi nel modo sbagliato, ovvero ignorando ed evitando il problema. Al contrario, maggiore consapevolezza si accompagna a maggiori probabilità di affrontare e superare il calo del desiderio.
«I risultati – spiegano gli studiosi – suggeriscono che chi è consapevole del fatto che il desiderio non è statico ma cambia nel tempo, è più in grado di proteggerlo in modo efficace. Acquisire una migliore comprensione di come le convinzioni delle donne influiscono sul modo di affrontare le sfide del desiderio sessuale può aiutare a perfezionare gli interventi psicologici per i problemi delle donne con il desiderio sessuale».

Sindrome da rientro: come affrontare il calo del desiderio

E se nella vostra scaletta ci fossero anche dei preziosi momenti hot? Pianificare il sesso suggerisce Ian Kerner, terapista del sesso che lavora a New York, non è affatto un triste rituale. Anzi, aiuta la copia a concentrarsi su sé stessa, crea attesa, passione, voglia e migliora la complicità… E così ci si prepara meglio ad un momento tanto importante per la coppia come quello dell’incontro sotto le lenzuola. Secondo Kerner basta dedicare a questo “impegno” 15 minuti due volte a settimana, creando ogni volta una situazione diversa, per ottenere i risultati sperati: un massaggio, una doccia insieme, una cenetta a lume di candela che si trasforma in qualcosa di più, una passeggiata dal finale romantico … Tutto aiuta a ritrovare la passione persa e a ristabilire gli equilibri. E se non dovesse funzionare? Vale la pena comunque tentare. Se no altro, tutto questo romanticismo ci farà dimenticare che le vacanze sono finite da un po’…