Il sesso metropolitano, le nuove tecnologie, il dialogo tra i media che cambiano e che cambiano le forme della comunicazione interpersonale. Perché quando non c’era whatsapp era tutto più semplice, anche rispetto alle questioni di etichetta. E poi gli effetti di una relazione ‘tossica’, che lei – ragazza meridionale emigrata a Milano – supera con l’esercizio terapeutico della scrittura. Il suo diario – blog “Memorie di una vagina”, diventa così un caso editoriale e, dopo sette anni di ‘paturnie’ eccola qui, Stella del web.

Lo staff di Comodo.it ha incontrato Stella Pulpo, una delle voci femminili più amate della rete, durante il tour di presentazione del suo primo romanzo: “Fai uno squillo quando arrivi” (Rizzoli, 2017).

32 anni, tarantina di Milano, sexblogger da 70000 seguaci a settimana, Stella è ormai per tutti Vagina, aggettivo che quel suo mai rimpiazzato ex le appioppava quando ardiva lagnarsi di qualcosa. Stella Pulpo di quel nomignolo scomodo ne ha fatto il suo magico alter ego: ironico, spregiudicato, leggero, godibile, maschiaccio, sessualmente esplicito, privo di tabù.

Vagina è il suo modello di “femminilità sostenibile”, l’unico che può insegnare a sopravvivere al tritacarne del dating online quando questo fa a botte con i valori personali e quando entrambi si scontrano con il resto della società.

Nell’intervista rilasciata a Comodo.it, Stella Pulpo ci parla dell’urgenza di portare tra i banchi di scuola (ed oltre) l’educazione sessuale e sentimentale, del suo impegno nei confronti del sesso protetto per la prevenzione di gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmesse… e infine della sua passione per i sex toys, che di tanto in tanto recensisce perché l’autoerotismo e la masturbazione femminile insegno ad essere donna. Donna vagina, ma con una meravigliosa V.