Trattavano profilattici usati per per poi rivenderli sul mercato come nuovi. La scoperta della polizia in Vietnam che ha provveduto a sequestrare 345mila preservativi potenzialmente dannosi per la popolazione mondiale.
I profilattici venivano immersi in acqua bollente e poi rimodellati su un fallo di legno, pronti per essere rivenduti. Una storia assurda che ci fa riflettere sui rischi a cui saremmo esposti indossando questi profilattici.
Si parla di 360 chilogrammi di contraccettivi tenuti in un magazzino vicino a Ho Chi Minh City, gli stessi filmati trasmessi dall’agenzia statale Vietnam Television (VTV) hanno mostrato centinaia di sacchi contenenti i profilattici usati sparsi sul pavimento dell’edificio a Binh Duong.
Una donna è stata arrestata ed ha confessato che i profilattici usati erano prima bolliti in acqua, poi essiccati e rimodellati su un fallo di legno prima di essere arrotolati e riconfezionati.


La donna detenuta ha detto di aver ricevuto un compenso di 13 centesimi per ogni chilogrammo di preservativi riciclati.
Rimane il dubbio di quanti preservativi riciclati siano stati immessi nel mercato, prima del blitz, ma come assicurano le autorità locali, i profilattici a rischio circolano nelle zone locali.
Nel 2014 un rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione ha messo in evidenza che il 40% dei preservativi in vendita, utilizzavano marchi contraffatti e che non superavano i test di controllo qualità, materiale che espone a rischio infezioni e gravidanze.
Come assicurarsi che il preservativo acquistato non sia contraffatto?
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