Per i giovani italiani la “prima volta” rappresenta un autentico esame, che spesso si preferisce rimandare per paura di incorrere in brutte figure. Non solo: si è notevolmente ridotto il numero di coloro che fa uso del preservativo. Se vent’anni fa l’età del primo rapporto sessuale era fra i 13 e i 15 anni, oggi si è spostata fra i 16 e i 18. E se nel 2000 circa il 60% degli adolescenti utilizzava i profilattici, oggi non si arriva nemmeno al 50%.

A detta di Franco Avenia, presidente dell’Associazione Italiana di Sessuologia Scientifica, la spiegazione di questo “esordio” tardivo rispetto al passato «è la paura delle malattie sessualmente trasmesse, prima tra tutte l’Aids». Ma c’è dell’altro: «La responsabilità è anche del vero e proprio terrore di non essere all’altezza della situazione che spesso attanaglia i ragazzi, soprattutto i maschi».

E lo scarso ricorso al preservativo? Secondo Avenia si tratta di «un atteggiamento poco responsabile, che la dice lunga sul fatto che i comportamenti sessuali non sono dettati da una maggiore conoscenza dell’argomento e da un’adeguata informazione».