Sesso e generazioni a confronto, una ricerca mostra le differenze tra i giovani di oggi e la generazione dei loro genitori. Oggi, quasi un terzo dei ragazzi tra 14 e 18 anni ha già avuto un rapporto sessuale, con un’età media di 15 anni, contro i 17 anni dei loro genitori. Attualmente, gli adolescenti hanno meno rapporti sessuali rispetto ai loro genitori in età adolescenziale, ma il loro primo rapporto sessuale arriva ad un’età inferiore. Anche grazie ad Internet, i giovani del nuovo millennio sono più informati sulle malattie trasmissibili di quanto fossero i genitori, però la loro conoscenza si concentra soprattutto sull’Aids. Il Web è il media maggiormente utilizzato per raccogliere informazioni sul sesso, ma la famiglia rimane un nucleo importante d’informazione. Questi dati sono stati raccolti attraverso un sondaggio effettuato via web, intervistando 301 giovani dai 14 ai 18 anni e 300 genitori di età compresa tra i 40 e i 55 anni.

Ecco i dati del sondaggio:

  1. Scende l’età media del primo rapporto: Circa il 30% degli intervistati tra 14 e 18 anni ha già avuto un rapporto sessuale, che mediamente avviene per la prima volta a di 15 anni, rispetto ai 17 della generazione precedente. Il metodo contraccettivo maggiormente utilizzato sia dai giovani di oggi che quelli di ieri è il preservativo, seguito a distanza dalla pillola (circa 70% contro 10%). Risulta però una limitata conoscenza dei metodi anticoncezionali (65% di ben informati tra i giovani, 43% tra i genitori) e delle malattie sessualmente trasmissibili (65% di ben informati tra i giovani, 40% tra i genitori).
  2. Internet come il medico: Amici e compagni di scuola sono stati indicati come i maggiori informatori sessuali”” (citati per il 78% dai giovani e 74% dai genitori), ma anche internet ha una significativa importanza (40%) e ha sostituito il ruolo svolto, all’epoca dei genitori, da riviste e giornali (39%). Ad Internet viene riconosciuta la stessa autorevolezza data ad un medico sulle informazioni sessuali.
  3. In famiglia il sesso non è più tabù: Per i giovani d’oggi, la mamma è considerata una fonte d’informazione (52% di citazioni) tra i 14-18enni e lo è ancor di più per le ragazze tra i 14 e i 16 anni. Per “i vecchi giovani”, nessun componente familiare era una gran fonte d’informazioni, a cui rivolgersi. Il tempo ha apportato delle sostanziali modifiche nel rapporto genitori-figli in materia di sesso e sessualità: se ne parla di più e più liberamente; confrontarsi e dialogare su questi temi  non è più scandaloso: si parla di sesso e sessualità e non della vita sessuale o dei bisogni legati alla sessualità dei propri figli. Sicurezza e protezione sessuale sono gli argomenti più comuni di conversazione tra figli e genitori. La carta vincente di questa nuova forma di dialogo è stata non toccare temi concretamente riferiti ai figli come aspetti emotivi e sessuali e metodi contraccettivi. Ma è proprio su questi temi che i ragazzi vorrebbero avere più informazioni.
  4. A scuola se ne parla poco: I programmi di educazione sessuale nelle scuole sono aumentati negli anni, ma rimangono comunque insufficienti a soddisfare le esigenze conoscitive dei ragazzi, che peraltro ne riconoscono l’utilità. A riguardo, abbiamo lanciato Edu.comodo.it, un percorso educativo ed informativo che vi farà viaggiare attraverso un percorso in fasi, tra la conoscenza della sessualità e la consapevolezza dell’affettività.