Con la decisione del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020, l’allarme Coronavirus ha invitato tutta la popolazione italiana a rimanere a casa ed evitare il più possibile le situazioni di aggregazione e contagio. Questo per i non abitudinari del sesso “classico” vuol dire trovarsi intrappolati tra le mura domestiche in compagnia soltanto del proprio partner. Una situazione da tetris per cercare di gestire la propria voglia di evadere agli ordini e rifugiarsi in “sex party” tra le braccia di sconosciuti in luoghi mai visti prima e un pizzico di ironia per sopravvivere all’orda di quotidianità ed abitudini sessuali che non si condividono.

I “Sex Party” Cosa sono?

Siamo di fronte ad un’espressione che per la maggior parte di noi equivale ad un tabù; un universo di trasgressione a cui MAI potremmo pensare di partecipare volontariamente. C’è chi li chiama “festini a luci rosse”, chi li definisce semplicemente “orgie”; ma cosa sono esattamente i “sex party” e come funzionano?

Sono spesso oggetto di pregiudizi e possono essere raccontati come dei festini a tema sessuale che si organizzano in luoghi privati e prevedono la partecipazione di single e coppie che si incontrano per consumare insieme dei rapporti sessuali. spesso non completi e senza penetrazione.

I sex parti si tengono in club esclusivi o in un appartamento, si arriva da soli o con il proprio partner (fidanzati o coniugi)e ci si relaziona con sconosciuti, talvolta anche solo per guardare, toccare o essere toccati. La cosa essenziale è che la partecipazione sia sempre consensuale.

sex party e rischi di contagio virus

Esistono differenti tipologie di sex party

Kinky party: un festino in cui «si fa strano»! Solitamente i partecipanti hanno rapporti completi o si scambiano massaggi erotici. Qualche volta partecipano attivamente a una masterclass di squirting. Tutti si mostrano attenti alla trasmissione di malattie sessuali, proprio per evitare la diffusione di AIDS e altri virus, profilattici sono a portata di tutti i partecipanti durante tutto il party.

chem sex party: in queste feste circola tra i partecipanti molto alcol e si consumano sostanze stupefacenti. Non di rado queste feste sono date nell’illegalità totale. Inoltre, l’abbassamento delle inibizioni può spingere molti a consumare rapporti e dimenticare il preservativo, quindi rischiare il contagio con una malattia sessualmente trasmissibile.

ReteGay: una sex roulette in cui ci si siede in cerchio e si estraggono due persone che davanti a tutti i partecipanti e si uniscono in rapporti sessuali “suggeriti” da tutti i partecipanti. Se uno dei due cede, non esce dal gioco lui ma l’altro. Chi ha mostrato di cedere viene accoppiato con un altro e si ricomincia a giocare.

Coronavirus e Rischio di Contagio di malattie sessuali ai sex party

Ai tempi del Coronavirus, che si amino i sex party o si evitino come la peste è comunque importante evitare tali situazioni incontrollate e pericolose per la salute. Non sono per non contrarre il COVID-19 ma anche per non ammalarsi seriamente di Aids o di gonorrea, sifilide, papilloma virus e molto altro.
Partecipare ad un festino di sesso sfrenato non mette a rischio solo la nostra salute ma anche quella di chi ci sta intorno. Se non lo facciamo per noi stessi, almeno pensiamo ragionevolmente alle persone che ci sono care e, al di là dei nostri gusti sessuali, modifichiamo queste abitudini di divertimento “stravaganti”.