ROMA – Dovrebbero essere collocati nell’espositore dei profilattici, visibili ma non troppo, in mostra ma con discrezione. Invece non sono passati inosservati ed è scoppiata una vivace polemica per i vibratori in vendita nelle farmacie comunali di Roma. L’iniziativa nasce da un accordo tra la Durex, azienda produttrice di profilattici, e la Farmacap, l’Azienda Farmasociosanitaria Capitolina, prevede l’esposizione e la vendita di un apparecchio per un massaggio rilassante, un vibratore dedicato alle sole donne ed uno ad anello per gli uomini.
Lo slogan è accattivante “It’s time to change your toys“, letteralmente “è ora di cambiare i tuoi giocattoli”, stampata su una foto che ritrae graziosi animaletti di peluche. Il risultato però è stato finora poco esaltante: poche vendite e molte polemiche.
“I vibratori sono più oggetti da porno-shop che da farmacie”, ha detto il responsabile di Federfarma, Giorgio Siri. “Vedere questi articoli in esercizi commerciali dove i farmaci rappresentano l’80% dei prodotti venduti è poco opportuno”.
Come era inevitabile, le critiche hanno anche preso una piega politica. Giuseppe Sorrenti, consigliere municipale di Alleanza nazionale, ha attaccato il sindaco Veltroni: “Vibratori per tutti! Già vedo la grafica per la campagna elettorale del sindaco uscente. Chiedo però al Comune se ritiene che la vendita di questo tipo di prodotti risponda alle finalità statutarie della Farmacap, società comunale che ha fini sociali”.
Puntuale e formale è arrivata la risposta della Farmacap: “Al momento del mio insediamento valuterò la compatibilità tra la somministrazione di questi prodotti e le linee di politica sociale e sanitaria dell’azienda”, ha detto il presidente, in attesa di essere insediato al vertice della Farmacap, Arturo Salerni. “Eventualmente si può anche pensare ad un posizionamento riservato del prodotto nelle farmacie per evitare situazione di imbarazzo ai clienti”.
Da qualche anno una radicale trasformazione ha investito i vibratori che ora non si chiamano neanche più con questo termine burocratico ma più elegantemente sex- toys, quasi un oggetto di tendenza. A Londra e a Parigi si trovano anche in esclusivi negozi di abbigliamento per signore. Del resto, la Durex ha voluto precisare che quelli che distribuisce, ‘Play’, sono realizzati in collaborazione con l’agenzia di design Seymour Powell e con un pool di sessuologi e non intende assolutamente associarli ad articoli da sexy shop.
E i sexy shop non sono preoccupati. “Non temiamo la concorrenza delle farmacie che venderanno sicuramente modelli molto anonimi, non come i nostri che sono più di un centinaio di tipi”, dice Rossella Ventura, proprietaria di “Beautiful“, sexy- shop a Roma. “Questa iniziativa per noi lascia il tempo che trova”. Benevolo il commento della sessuologa Chiara Simonelli: “Nelle farmacie si vende di tutto, anche il brodo, non vedo che cosa ci sia da scandalizzarsi”.