Non solo cura, ma anche forma di prevenzione. I farmaci antiretrovirali, generalmente utilizzati nel trattamento dei pazienti affetti da Hiv, potrebbero anche servire come barriera contro la trasmissione del virus. I trial clinici presentati alla XVII Conferenza sull’Aids di Città del Messico hanno infatti fornito risultati confortanti in tal senso. «L’idea, spiega Massimo Galli, infettivologo all’Università di Milano, è quella di somministrare localmente gli antiretrovirali sotto forma di gel, candelette o anello vaginale».

Qualora si dimostrasse l’effettiva capacità dei farmaci di proteggere dall’infezione, rimarrebbe però il problema di individuare le persone alle quali suggerirne l’assunzione e le situazioni in cui impiegarli. Le comunità femminili vedono di buon occhio la loro diffusione nei paesi poveri, dove è maggiore la diffusione dell’Aids. «I microbicidi, ha sottolineato Manju Chatani rappresentante dell’African Microbicides Advocacy Group in Ghana, potrebbero permettere alle donne di appropriarsi di uno strumento preventivo che possono gestire in prima persona».