Cala il desiderio delle donne, aumentano i tradimenti, diminuisce l’uso del preservativo e cresce la percentuale delle malattie sessuale. A 40 anni la coppia va in crisi. Lo spiega Alessandra Graziottin, direttrice del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano, alla presentazione oggi nel capoluogo lombardo di un sondaggio web su sesso e contraccezione, che ha coinvolto oltre 7.600 donne.

I dati, emersi dal sondaggio del sito www.sceglitu.it della Società italiana di ginecologia e ostetricia, “secondo cui tra i 40 e i 50 anni le donne subiscono l’impatto della menopausa e finiscono per allontanarsi spesso dalla sessualità – dice l’esperta – sono in linea con studi europei e internazionali: l’inattività nelle donne ‘over 40’ triplica, mentre nei maschi resta costante e intorno al 10%”. Una crisi che, se da un lato tende a ‘risolversi’ al di fuori della coppia, dall’altro rischia di portare con sé infezioni e altre malattie sessualmente trasmesse. “Nelle coppie stabili, infatti – testimonia la Graziottin – c’è un netto abbandono del profilattico, il cui uso si dimezza.

Una scarsa cultura dell’autoprotezione, che noi ginecologi tocchiamo con mano: arrivano in studio molte donne con danni causati dall’Hpv, che sostengono di non usare il condom perché ritenuto più adatto ai giovani. Invece il virus colpisce a ogni età”.

E non è solo il fatto di avere una relazione consolidata a far trascurare l’autoprotezione. “Anche un amore appena sbocciato – dice la ginecologa – rende giovani e meno giovani poco attente. E per le 50enni che si sentono ‘ragazze nel cuore’ diventa particolarmente difficile proporre il profilattico al proprio compagno, anche a quello di una notte”. Fra gli errori delle non più giovanissime, dunque, quello di affidarsi troppo al partner “e delegare a lui la propria sicurezza”.

Ad essere vulnerabili da questo punto di vista non sono solo le ragazze alle prime esperienze: anche le ‘over 40’ mostrano un grande imbarazzo a proporre o chiedere il profilattico. “Insomma, questo metodo, in sé eccellente, viene usato episodicamente. E questo spiega l’aumento delle malattie sessualmente trasmesse, in particolare clamidia e papilloma virus. Dobbiamo, come medici, essere consapevoli della situazione di queste donne, per cercare di aiutarle a vivere meglio i cambiamenti fisici e psicologici legati a questo particolare periodo della vita, e riscoprire una sessualità allegra e sicura”.