Dalla Germania un nuovo slogan che sarà il tema principale del World Aids Day 2009: “L’Aids è un omicidio di massa”.  A rappresentarla sono Adolf Hitler, Saddam Hussein e Joseph Stalin; gli unici assassini di massa che hanno causato un numero di vittime simili a quelle raggiunte con l’AIDS.

La campagna pubblicitaria ha lo scopo di scuotere gli animi della gente in modo da riportare all’attenzione di tutti il fatto che l’AIDS esiste, causa ancora milioni di vittime, chiunque può essere contagiato e non esiste ancora una cura. Pertanto è importante proteggersi con il preservativo durante i rapporti sessuali.

Ultimamente l’interesse pubblico verso l’aids è sceso in modo massiccio m a non il numero delle vittime.
Fin ad ora oltre 28 milioni di persone nel mondo sono morte e ogni giorno si segnalano quasi 5000 nuovi casi di decesso.

Questo rende l’AIDS uno dei più grandi  assassini di massa di tutti i tempi. Solo in Germania si contano circa 60.000 persone infette di HIV o AIDS. Nessuno dovrebbe dimenticare questi numeri, né tanto meno dimenticare che potrebbe diventare una vittima.

Lo spot, una clip di 30 secondi , mette in scena una coppia impegnata in un rapporto sessuale e l’uomo, invisibile fino all’ultima scena, ha il volto del dittatore tedesco nel fotogramma finale, che si conclude con lo slogan finale: “L’AIDS è un assassino di massa. Proteggetevi.”

La campagna prosegue anche con i manifesti di Stalin e Saddam Hussein.

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In Germania è esplosa la polemica, e il World Aids Day ha condannato la pubblicità come non rispettosa e discriminatoria nei confronti dei portatori di Aids. Un portavoce del National Aids Trust, che coordina il World Aids Day in Gran Bretagna ha detto: “Di sicuro ci sono molte organizzazioni HIV che diffondono le proprie campagne ma credo che questa pubblicità stigmatizzi incredibilmente le persone affette da HIV, che già vengono abbastanza discriminate a causa dell’ignoranza della trasmissione del virus.

Tra l’altro questa campagna non riesce a fornire qualsiasi tipo di messaggio di prevenzione reale come ad esempio usare il preservativo”
Alle numerose proteste, i creatori dello spot hanno replicato: «Chi meglio del Fuhrer può simboleggiare il male in Germania»?