Si tratta di dispositivi medici importanti per la contraccezione e per la difesa della salute dalle malattie sessualmente trasmissibili, ecco il motivo che ha spinto Altroconsumo.it a mettere alla prova alcune note marche di preservativi. Lo ha fatto con un test di laboratorio e con prove pratiche, eccoti i risultati tra qualche riga.
Ormai siamo abituati a vederli in svariate forme, dimensioni e colori o spessori, con o senza lubrificanti o spermicidi, in lattice o materiale anallergico latex free ma quanto sappiamo della loro efficacia e sicurezza?
Quanto sono sicuri i preservativi?
Dispositivi medici che si possono acquistare in supermercati, farmacie, distributori automatici e soprattutto online; senza ricetta medica e con un bel risparmio, in quanto si tratta di sistemi di protezione economici ed efficaci, senza effetti collaterali.
I preservativi non hanno eguali nella loro efficacia? Perché? Perché tutelano dalle malattie sessualmente trasmissibili, oltre che da gravidanze non volute.
Barriere sottili ma robuste contro patologie causate da virus, batteri e parassiti come Aids e Hiv, ma anche sifilide e gonorrea, condilomi, herpes genitale, infezioni da clamidia, uretriti, vaginiti batteriche e micosi. Ma quanto sono sicuri i preservativi che usiamo ogni giorno?
In Europa, i profilattici, sono regolamentati dalla Direttiva sui dispositivi medici 2017/745 (MDD): che li classifica “dispositivi medici non sterili” privi di punti deboli che potrebbero causare perdite. I produttori sono obbligati a mostrare nel dettaglio gli ingredienti dei condom, se il materiale è sintetico va indicato il tipo di materiale. Secondo le linee guida, sono previste anche delle analisi chimiche per accertarsi che non vi sia la presenza di sostanze potenzialmente dannose (N-nitrosammine e parabeni).
Per questo motivo le case produttrici sono obbligate a testarli a campione, in modo tale da accertarsi che non ci siano fori o punti deboli microscopici.
Per testare la sicurezza dei condoms in Italia, Altroconsumo.it ha sottoposto un campione di profilattici a tre prove di laboratorio valutandone la presenza di fori; la facilità di rottura e la presenza di difetti visibili. Il campione è stato testato da 280 persone iscritte alla piattaforma ConTEst, che li hanno testati e poi trasmesso la loro opinione.
Test di efficacia
Il test ha come obbiettivo quello di valutare l’effettiva sicurezza dei profilattici, attraverso due prove diverse che ne verificano la presenza di eventuali fori:
1. Prova di dispersione elettrica
Il preservativo campione viene poggiato su un’asta di metallo e v sottoposto ad un intenso campo elettrico. Il lattice di gomma non può condurre elettricità e di conseguenza trasmetterla all’asta. A meno che non sia presente un minuscolo foro che compromette l’integrità del condom.
Prova di tenuta all’acqua
I preservativi vengono riempiti d’acqua e poi appesi prima in senso verticale, poi in senso orizzontale. Superate queste fasi, il preservativo pieno d’acqua viene legato all’estremità e fatto rotolare su uno strato di carta assorbente, nel caso la carta si bagna, il preservativo verrà considerato difettoso e non conforme.
Test di gonfiaggio ad aria
In questo test, il preservativo viene riempito d’aria finché non scoppia. Si procede alla misurazione della pressione e del volume dell’aria all’interno del profilattico, che supera il test se i valori di volume e pressione, al momento dello scoppio, rientrano tra i valori minimi richiesti dalla Normativa.
Altri test effettuati sono quelli che garantiscono l’integrità delle confezioni ed eventuale presenza di difetti visibili sulle bustine ben sigillate.
Test sulle Sostanze Nocive
Fra le sostanze nocive analizzate nel corso dei test vi sono i plastificanti, i disinfettanti fenolici, N-nitrosammine e parabeni.
Etichettatura
I ricercatori hanno poi valutato la presenza di informazioni aggiuntive oltre all’etichettatura obbligatoria sulle confezioni che possono trarre in inganno o essere del tutto inutili.
Prova d’uso
La prova d’uso è stata condotta attraverso dei test pratici su 280 soggetti iscritti alla piattaforma ConTest, che hanno ricevuto un kit contenente 2 o 3 modelli di preservativi e le istruzioni per eseguire il test.
Durante il test si è chiesto loro di valutare:
– la facilità di apertura della confezione
– Facilità nello srotolamento e nell’estrazione del preservativo
– Comfort e sensazione durante il rapporto sessuale
– Presenza di odori legati alla presenza di lubrificante o dovuto al materiale del preservativo.
I risultati del test
In seguito all’esecuzione dei test di laboratorio, Altroconsumo.it ha rivelato che tra i marchi di preservativi di ottima qualità vi sono: Durex (Real Feel, Jeans, Invisible, Settebello), Control (Nature, Finissimo Original), Skyn (Original, Elite), Akuel (Zero, Play), Fair Squared, Primex.