Non ha incontrato i favori dei leader religiosi musulmani la prima campagna nazionale per l’uso dei preservativi promossa dal governo di Giakarta, finalizzata ad arrestare la diffusione delle malattie a trasmissione sessuale. L’iniziativa, che partirà ufficialmente il 1° dicembre, in coincidenza con la Giornata internazionale contro l’Aids, ha diviso gli esponenti della comunità islamica, rimediando la bocciatura di Fauzan al Anshori, portavoce dell’Indonesia Mujahiddin Council.
Intervistato da Aki Adnkronos International, Anshori ha accusato la campagna di «distruggere la morale delle persone», dicendosi inoltre convinto che «i preservativi non impediscono alle persone di essere colpite dall’Aids». L’esponente islamico, che rappresenta un fronte di organizzazioni attestate su posizioni integraliste, ha invocato la sharia come unica soluzione al contagio e ha ricordato che «nell’Islam, di solito, lapidiamo chi infrange le regole sessuali, abbandonandosi al sesso prima o fuori del matrimonio».
Meno rigida la posizione di Al Jufri, esponente di un gruppo noto per i suoi raid contro ritrovi “peccaminosi” come bar e night-club: «Penso che l’idea di questa campagna sia buona, ma se non la si affianca con programmi religiosi è soltanto una pubblicità per i produttori di condom».
Di tutt’altro avviso, invece, Cairul Mahfud, studioso dell’Università Muhammadiyah di Surabaya: «È una jihad dichiarata contro l’Aids» ha sottolineato, ricordando come «nel Corano ci sono versetti che affermano che le persone devono prendersi cura della loro salute». Per questo «non si può essere contro la campagna, né contro qualsiasi iniziativa che salvi vite umane».
A sostegno della campagna promossa dal governo indonesiano si è schierato anche un gruppo di 440 leader religiosi che, in una riunione all’Islamic Center di Giakarta, si è impegnato a rilanciare nei prossimi sermoni informazioni sui vantaggi dell’uso dei preservativi nella lotta all’Aids. Favorevoli all’iniziativa pure le organizzazioni religiose delle altre fedi presenti nel paese, come l’Hindu Religious Council, il Council of Buddhist Communities, le comunità cristiane e quelle confuciane.
Secondo i dati raccolti, in Indonesia, paese che conta 240 milioni di abitanti, il numero ufficiale di contagiati dal virus Hiv oscilla tra 150 e 250 mila. Si stima, però, che la cifra reale sia molto più alta. Lo scorso anno, nel paese, sono stati venduti solo 90 milioni di preservativi, anche a causa del forte imbarazzo che l’oggetto suscita ancora nella popolazione.