“I metodi contraccettivi che impediscono la procreazione di figli, ivi compreso il preservativo, snaturano il senso ultimo del matrimonio”. Così si è espresso Papa Benedetto XVI in un messaggio inviato al congresso sui 40 anni dell’Humanae vitae (l’enciclica con cui Paolo VI proibì la pillola contraccettiva), in corso a Roma, tornando con forza sul tema della vita, anche se è stato costretto ad ammettere che, sul tema stesso della contraccezione, molti fedeli “trovano difficoltà” a comprendere gli insegnamenti della Chiesa cattolica.
Secondo Papa Benedetto XVI l’ amore coniugale non ha senso se non genera figli ed ha riaffermato la supremazia dell’amore coniugale su qualsiasi altra forma d’amore. “Escludere questa dimensione comunicativa mediante un’azione che miri ad impedire la procreazione significa negare la verità intima dell’amore sponsale, con cui si comunica il dono divino”, ha fatto notare il Papa. Tuttavia, ha anche detto che, “nel cammino della coppia possono verificarsi delle circostanze gravi che rendono prudente distanziare le nascite dei figli o sospenderle”.
Ma anche in questo caso, tuttavia, non sono concepiti interventi esterni o contraccettivi come pillola o preservativo. Solo “la conoscenza dei ritmi naturali della fertilità della donna” che diventa importante “per la vita dei coniugi”, concludendo che “I metodi di osservazione, che permettono alla coppia di determinare i periodi di fertilità consentono di amministrare quanto il Creatore ha sapientemente iscritto nella natura umana, senza turbare l’integro significato della donazione sessuale”.

Chiesa e altre religioni
31 Ottobre 2008