È ben saldo in testa alla classifica dei contraccettivi più usati. Si tratta del preservativo, anteposto a ogni altro metodo anticoncezionale in almeno dodici paesi europei. Tra questi l’Italia, dove le preferenze si attestano intorno al 70%. Lo sostiene Giovanni Benagiano, ginecologo dell’Università La Sapienza di Roma, nella sua indagine presentata a Praga, durante il decimo congresso dell’European Society of Contraception.

Ma quante persone utilizzano correttamente i profilattici? Se lo sono chiesto i ricercatori dell’Università di Selcuk, con sede a Konya (Turchia), che a loro volta hanno reso noti alcuni dati interessanti nel corso del convegno tenutosi in terra cieca. La risposta è arrivata da 160 donne sposate, che hanno partecipato al sondaggio promosso per verificare le conoscenze dei propri partner in materia di condom.

Le sorprese, anche in negativo, non sono mancate. Ecco quali: il 34% degli uomini comincia spesso il rapporto senza preservativo per poi interromperlo e provvedere “in corsa”; il 22% non lascia lo spazio necessario in punta per raccogliere lo sperma; oltre il 50% non controlla eventuali rotture. Tutte pessime abitudini, per chi ancora non lo sapesse.

Altro problema è quello dell’informazione, alla quale dovrebbe provvedere chi si occupa di pianificazione familiare, ma pure di educazione sessuale per i giovani a corto di esperienze sessuali. Dallo studio del dottor Benagiano è emerso come il 53% degli italiani non adotti precauzioni in occasione del primo rapporto. Il 38% dei nostri connazionali nemmeno le conosce, mentre il 9% di chi vi ricorre lo fa in modo errato.