Uno studio effettuato in Burkina Faso su un campione di 136 donne (età media di 32 anni) ha dimostrato che il trattamento con Valaciclovir, un farmaco utilizzato per la cura dell’herpes simplex, riduce la concentrazione di Hiv nel sangue e nei genitali dei soggetti con duplice infezione. Gli autori ne deducono che la terapia soppressiva dell’herpes può comportare importanti implicazioni nel controllo dell’Aids.
Cauto il commento sulla scoperta da parte di Renato Rossi, medico esperto di Hiv: «Lo studio ha avuto una durata di soli tre mesi, le donne arruolate erano poche e non vi è una dimostrazione formale che tutto questo si traduca in una riduzione della trasmissione dell’Hiv, anche se è ragionevole supporlo. Studi futuri con un follow-up più prolungato e con un maggior numero di pazienti potranno determinare l’effetto long-term del Valaciclovir».