Esistono malattie sessualmente trasmesse più famose e malattie sessualmente trasmesse che nemmeno chi ne è affetto conosce. Eh già, perché pure quando si parla di MST, esistono discriminazioni anche in fatto di malattie sessualmente trasmesse.
Eccetto l’HiV, per ragioni di conseguenze sulla qualità della vita di chi è costretto per sempre a curarsi, ci sono solo poche MST che hanno conquistato la notorietà: il papilloma virus, la più comune tra le MST, per cui esiste da alcuni anni un vaccino che protegge da quattro ceppi virali; la sifilide, che per ragioni storiche ha conquistato da secoli un posto di primo piano; e infine l’herpes, molto fastidiosa visto che non si guarisce mai completamente.
Pochi, stando ai sondaggi multipli sulle conoscenze degli italiani in fatto di MST, sanno invece della Tricomoniasi, una malattia causata da un protozoo che si trasmette solo per via sessuale e che provoca sintomi solo nelle donne (ma solo nel 30% dei casi), pur colpendo anche gli uomini.

I sintomi della tricomoniasi

La donna attaccata da tricomoniasi può presentare dai 5 ai 28 giorni dopo l’infezione, sintomi comuni a molte malattie sessualmente trasmesse: secrezioni vaginali schiumose e di odore inconsueto; dolore durante i rapporti sessuali o la minzione; prurito nella zona genitale. Per l’uomo i sintomi sono meno frequenti e comprendono perdite dal pene, bruciore durante la minzione eo l’eiaculazione, necessità di urinare con più frequenza.
Proprio perché silente, spesso la tricomoniasi viene sottovalutata, anche se è in grado di causare complicanze nelle donne in gravidanza o parti prematuri, infezioni ginecologiche postoperatorie; negli uomini è spesso causa di problemi di motilità degli spermatozoi o sterilità. Se contrato da chi è affetto da HiV, comporta una maggiore facoltà di trasmissione del virus.

Allarme: la tricomoniosi colpisce troppa gente ignara

Pur essendo semplice da curare (basta assumere del metronidazolo, un farmaco con obbligo di ricetta che viene somministrato per via orale in un’unica dose e che può essere usato anche in gravidanza), la tricomoniasi è particolarmente insidiosa: colpisce lo 0,5% della popolazione femminile e l’1,8% della popolazione maschile, ma la maggior parte delle persone affetta non lo sa.
In America il livello di allarme si sta alzando, perché ci sono 4 milioni di uomini e donne da avvertire. E perché, sul fronte della ricerca, stanno spuntando un po’ di dati intrecciati su cui il dibattito si sta scalzando: la tricomoniosi sarebbe legata a diverse complicazioni di altre malattie.

Quali? Nessuno si sbilancia ancora, in assenza di prove provate.
Nell’attesa, meglio prevenire. Usate il preservativo, dall’inizio alla fine del rapporto, in ogni occasione! È un vostro diritto e un vostro dovere!